Finanza

L’utile di Banca Generali sale del 47 per cento a 122 milioni

9 Maggio 2024

Il primo trimestre del 2024 si è chiuso per Banca Generali con un utile netto consolidato di 122 milioni di euro, in aumento del 47 per cento rispetto agli 83,1 milioni del corrispondente periodo dello scorso anno. Il risultato beneficia della forte crescita delle masse gestite e amministrate per conto della clientela che hanno raggiunto il nuovo massimo assoluto di 96,8 miliardi, +13 per cento sul primo trimestre del 2023, grazie alla raccolta e all’andamento positivo dei mercati quest’anno. La banca ha inoltre appena aperto una controllata, Bg Suisse, a Lugano che influenzerà sicuramente i prossimi mesi.

«Un risultato molto forte frutto della crescita in tutte le principali aree di business, confermata anche dagli ottimi risultati commerciali di aprile. Stiamo intercettando la progressiva ripresa della domanda di consulenza e diversificazione. La recente nuova organizzazione della rete sta creando nuove opportunità e facilitando la valorizzazione delle competenze», ha commentato l’amministratore delegato Gian Maria Mossa.

L’utile netto ricorrente si è infatti attestato a 82 milioni, +6 per cento su base annuale. Sul risultato ha influito positivamente anche la ripresa dei mercati finanziari, in particolare quelli azionari che hanno spinto l’utile variabile a 40,0 milioni (a fronte dei 6,1 milioni realizzati nel primo trimestre 2023), in scia alla performance netta generata dagli investimenti nel periodo.

Le commissioni lorde ricorrenti sono cresciute del 7,9 per cento a 256,8 milioni. A queste voci si è aggiunto il contributo dalle commissioni variabili, pari a 54,4 milioni nel periodo (5 milioni nel primo trimestre 2023), per effetto dell’andamento positivo dei mercati e della performance netta generata per i clienti.

A livello patrimoniale, Banca Generali conferma la solidità dei propri parametri regolamentari con il Cet1 ratio al 20,0 per cento e il Total capital ratio al 21,2 per cento. I coefficienti patrimoniali sono aumentati di 2,2 punti percentuali rispetto ai livelli di fine 2023; di cui 1,5 punti percentuali legati all’ottimizzazione dell’analisi delle garanzie date come collaterale nell’attività di credito. Alla crescita dei coefficienti patrimoniali ha poi contribuito la componente degli utili trattenuti, dopo aver stimato un pay-out totale dell’87 per cento dell’utile generato nel trimestre, corrispondente ad un payout dell’80 per cento dell’utile ricorrente e del 100 per cento dell’utile non ricorrente, secondo le linee guida definite per la dividend policy alla presentazione del piano strategico triennale 2022-2024.

I coefficienti patrimoniali si posizionano dunque su livelli ampiamente superiori ai requisiti minimi richiesti nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale Srep e pari all’8 per cento per il Cet1 ratio e al 12,3 per cento per il Tcr.

Le date di distribuzione del dividendo già approvato di 2,15 per azione (corrispondente ad un payout totale del 77 per cento dell’utile consolidato dell’esercizio 2023) saranno: 1,55 per azione con data di stacco il 20 maggio 2024, 0,60 euro per azione con data di stacco il 24 febbraio 2025.

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