Finanza
Le masse gestiste da Eurizon salgono a 328 miliardi
Al 30 giugno 2020 Eurizon, società di asset management del gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nella gestione di prodotti e servizi per la clientela retail ha totalizzato masse gestite per 328 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto al 1° trimestre 2020 e del 4% rispetto al 30 giugno 2019. Sul fronte dei dati economici da inizio anno l’utile netto consolidato si attesta a 211,7 milioni di euro e il margine da commissioni a 343,5 milioni. Confermati gli elevati livelli di efficienza gestionale con un rapporto costi/ricavi del 20 per cento.
«Nel trimestre appena terminato abbiamo proseguito sul percorso del rafforzamento del brand di Eurizon all’estero oltre al consolidamento della posizione in Italia, frutto di un incessante lavoro di cooperazione con la rete del gruppo Intesa Sanpaolo, le reti terze e i clienti istituzionali», ha dichiarato Saverio Perissinotto (nella foto in apertura), amministratore delegato di Eurizon. «Avvalendoci delle numerose eccellenze gestionali che caratterizzano la nostra struttura manteniamo alta l’attenzione sull’innovazione di prodotto per offrire nuove soluzioni in risposta alle esigenze della clientela e del contesto in continua evoluzione. In quest’ottica, abbiamo accolto con favore le novità normative che hanno visto l’introduzione dei PIR alternativi proposti da Assogestioni attivandoci per la creazione di soluzioni differenziate in funzione della clientela di riferimento».
La raccolta netta del secondo trimestre è di 2,4 miliardi, grazie soprattutto al contributo dei fondi aperti, che hanno registrato flussi netti in entrata per 3,2 miliardi. Particolarmente positivo l’apporto dei fondi azionari con 2,2 miliardi, seguiti dai fondi flessibili e da quelli obbligazionari, rispettivamente con 830 milioni e 695 milioni di raccolta.
Sul fronte della corporate governance, nella prima metà dell’anno Eurizon ha preso parte a 95 assemblee degli azionisti di selezionate società con azioni quotate sulla Borsa Italiana (65%) e sui mercati internazionali (35%). Inoltre, nello stesso periodo, la SGR
ha condotto circa 240 engagement con 178 società emittenti, di cui il 20% dedicati a tematiche ESG, settore quest’ultimo di cui la so cietà mantiene la leadership in Italia sugli investimenti ESG, secondo gli ultimi dati di Assogestioni, con un patrimonio di 8,2 miliardi di euro, una gamma d’offerta di 38 prodotti e una quota di mercato del 27 per cento.
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