Finanza
L’assemblea degli azionisti Intesa Sanpaolo approva il bilancio 2023
L’assemblea degli azionisti di Intesa Sanpaolo ha approvato il bilancio d’esercizio 2023 con un utile netto consolidato del gruppo pari a 7.724 milioni di euro. Via libera anche alla distribuzione del dividendo per complessivi 5,41 miliardi di euro, pari a 29,60 centesimi di euro, e corrispondente a un payout ratio del 70 per cento per cento dell’utile netto consolidato.
«Oggi abbiamo presentato ai nostri azionisti il miglior bilancio di Intesa Sanpaolo a conferma della posizione di leadership della banca a livello europeo per solidità, capacità reddituale e profilo Esg», commenta il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina. «Affrontiamo i prossimi anni con un gruppo forte, coeso e determinato a raggiungere nuovi successi, a vantaggio dell’economia reale e sociale del nostro Paese. L’utile netto nel 2023 è stato di 7,7 miliardi, l’ammontare cash destinato ai nostri azionisti, come approvato dalla nostra assemblea, raggiunge il significativo valore di 5,4 miliardi, cui si somma il buyback di 1,7 miliardi che eseguiremo a partire dal mese di giugno».
In particolare a novembre scorso è stato pagato un acconto dividendi pari a 2,63 miliardi (14,40 centesimi di euro per azione) al quale si aggiunge la distribuzione di 2,78 miliardi a saldo (15,20 centesimi di euro per azione). La distribuzione avrà luogo a partire dal giorno 22 maggio 2024. Rapportando l’importo unitario complessivo proposto di 29,60 centesimi di euro al prezzo di riferimento dell’azione registrato mediamente nel 2023, risulta un rendimento (dividend yield) pari a 12,1 per cento. L’assemblea ha deliberato di autorizzare il consiglio di amministrazione ad effettuare un piano di acquisto di azioni proprie. L’autorizzazione è concessa a un esborso complessivo massimo di 1,7 miliardi di euro con esecuzione entro il 25 ottobre 2024.
«La nostra banca risulta la prima in Europa quanto a dividend yield: è da sottolineare che di questi circa il 40 per cento è destinato alle famiglie italiane e alla Fondazioni nostre azioniste, consentendo importanti interventi di carattere sociale nei territori di appartenenza. La somma a loro destinata rispetto al solo utile 2023 è pari a 2,2 miliardi. Le imposte dirette e indirette sostenute nel 2023 sono state pari a 4,6 miliardi, in aumento di 1,4 miliardi rispetto al 2022, con un significativo beneficio al bilancio pubblico proveniente dai risultati di Intesa Sanpaolo. Il credito a medio e lungo termine erogato in Italia nel 2023 supera i 40 miliardi; le aziende da noi sostenute nel ritorno alla normale operatività sono state 3.600. Siamo un’istituzione al servizio del Paese: sosteniamo con 1,5 miliardi entro il 2027, in aggiunta al miliardo del periodo 2018/21, e con mille professionisti della banca, il principale progetto di coesione sociale del Paese, per promuovere una società più equa in modo strutturale e concreto», conclude il ceo di Intesa.
«Il valore economico generato dall’esercizio 2023 – 25,9 miliardi di euro – è stato distribuito per l’80 per cento agli stakeholders, di cui il 32 per cento alle persone che lavorano per noi, il 22 per cento agli azionisti, e il rimanente a fornitori, Stato, enti, istituzioni e comunità», il presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro nella lettera agli azionisti, pubblicata nel documento di bilancio per l’esercizio 2023. «La banca ha scelto un profilo di rischio contenuto, sia nelle assunzioni dei rischi, sia nelle loro valutazioni in bilancio, perché è consapevole dell’importanza della fiducia concessale dalle famiglie per la difesa del loro risparmio e dell’impegno assunto con le imprese», sottolinea il presidente, assicurando che «per tali motivi, Intesa Sanpaolo continuerà a eccellere nel contenimento dei rischi, curando la qualità dei crediti, mantenendo un elevato livello dei coefficienti patrimoniali e una robusta posizione di liquidità». Infine Gros-Pietro evidenzia che «per il 2023, a fronte di un utile netto consolidato del gruppo pari a 7.724 milioni di euro e di un utile individuale della capogruppo pari a 7.292 milioni di euro, viene proposta all’assemblea ordinaria la distribuzione per cassa di dividendi per complessivi 5.408 milioni di euro, che, tenendo conto dell’acconto dividendi pagato lo scorso novembre pari a 2.629 milioni di euro, corrispondente ad un importo unitario di 14,40 centesimi di euro, porta alla proposta di distribuzione di 2.779 milioni di euro a saldo, corrispondente a un importo unitario di 15,20 centesimi di euro. Il dividendo per azione complessivo proposto per il 2023 è dunque pari a 29,60 centesimi di euro». Accanto a ciò «viene inoltre proposta un’operazione di acquisto di azioni proprie destinate all’annullamento per un importo pari a circa 55 centesimi di punto di Common Equity Tier 1 ratio al 31 dicembre 2023 da avviare a giugno 2024 subordinatamente all’approvazione della Bce e dell’assemblea, per effetto della quale i soci, senza dover investire ulteriormente, potranno veder crescere la propria quota dei dividendi totali di Intesa Sanpaolo», sottolinea il presidente.
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