Finanza

Istituzione finanziaria innovativa 2020, Intesa collabora anche con Ortofruit

2 Marzo 2021

I distretti agro-alimentari piemontesi hanno mostrato una lieve crescita nel 2020 rispetto ai primi 9 mesi 2019 (+1,8 percento) nonostante la pandemia, grazie ad un primo trimestre di crescita (+5,8 percento), un secondo trimestre di calo (-5,8 percento) e un buon recupero nel terzo trimestre (+3,9 percento).

Il distretto della frutta e nocciola piemontese è riuscito a mantenere inalterato il valore delle proprie esportazioni: i cali verso Arabia Saudita, Brasile, India, Spagna e Stati Uniti sono stati compensati da incrementi verso Egitto, Belgio, Germania e Danimarca. Il secondo mercato del distretto per importanza, la Francia, è rimasto sui livelli dei primi 9 mesi 2019. La Frutta e nocciola piemontese è riuscita a far meglio in termini di export rispetto alla frutta romagnola e dell’Agro Pontino (rispettivamente -16,5 percento e -6,8 percento tendenziale sempre nei primi nove mesi del 2020).

Hanno fatto meglio invece sui mercati esteri le mele del Trentino (+4,7 percento), la frutta di Catania (18,3 percento), le mele dell’Alto-Adige (+19,4 percento) e la frutta barese (+19,5 percento). Tra i distretti piemontesi agro-alimentari, solo il caffè, confetterie e cioccolato torinese e il riso di Vercelli sono riusciti a crescere sui mercati esteri (rispettivamente +16,4 percento e +10,3 percento). I vini delle Langhe, Roero e Monferrato e i dolci di Alba e Cuneo, invece, hanno chiuso i primi 9 mesi in calo sui mercati esteri, rispettivamente dell’1,1 percento e dell’1,6 percento.

Intesa Sanpaolo e Ortofruit Italia hanno sottoscritto così un accordo di collaborazione per anticipare alle aziende agricole consociate il valore di liquidazione della raccolta ortofrutticola. L’iniziativa si inserisce nel Progetto Filiere di Intesa Sanpaolo, un programma pensato per consentire alle aziende della filiera di beneficiare dei vantaggi creditizi e bancari riconosciuti al capofiliera.

In Piemonte sono state così finanziate 77 filiere per un totale di circa 3.000 piccole realtà produttive e del commercio. Nell’anno della pandemia, il sostegno alla filiera si è rivelato strategico per la tenuta del sistema produttivo, spingendo la banca a convogliare sul progetto ulteriori 10 miliardi di euro.

«Con questo accordo entra a far parte del Progetto Filiere di Intesa Sanpaolo un settore nuovo, quello della frutta e degli ortaggi, di nicchia, ma molto dinamico e promettente, a dimostrazione del fatto che occorre conoscere bene le specificità del territorio e valorizzarle come meritano. La sfida ora è agevolare la sua crescita nell’ottica della circular economy, per aggiungere ulteriore valore», afferma Teresio Testa, direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo.

L’Organizzazione di Produttori, con sede a Saluzzo, in provincia di Cuneo, rappresenta una filiera autentica, cooperativa e sostenibile, che conta oltre 400 aziende ortofrutticole associate in tutta Italia, piccole realtà che dispongono di una media di 15 ettari coltivabili, dedite alla produzione di piccoli frutti, ortaggi e frutta maggiore. Grazie a questa fitta rete cooperativa, l’OP commercializza direttamente 35 referenze ad alto localismo, rispondendo ad una richiesta in crescita grazie anche ai nuovi stili alimentari più attenti alla salute e alla sostenibilità delle coltivazioni.

Fin dalla fondazione nel 2003, Ortofruit Italia si è inoltre distinta nel panorama ortofrutticolo per aver creato soluzioni innovative per dare futuro non soltanto ai produttori associati, ma a tutta l’economia del territorio, nell’ottica di promuovere un’economia circolare. Ortofruit beneficerà dell’accordo con Intesa Sanpaolo e della maggiore stabilità finanziaria che ne deriva per sviluppare ulteriormente i suoi progetti di economia circolare. Nel recupero degli scarti di produzione, per esempio, con l’estrazione di preziosi oli dai piccoli semi, come quelli del lampone, che poi trovano impiego in ambito cosmetico-farmaceutico e nell’industria degli integratori alimentari.

«Non c’è innovazione senza filiera. La crisi psico-economica dettata dalla pandemia ha reso ancora più evidenti i limiti delle solitudini imprenditoriali che, come gruppo cooperativo, abbiamo cercato di superare offrendo ai nostri Soci molto più di una misura recovery, ma un vero e proprio programma finanziario messo a punto con Intesa Sanpaolo per anticipare il valore delle liquidazioni dei prodotti fino a tre mesi, garantendo così l’accesso al credito a tutte le micro imprese associate grazie al ruolo di intermediazione della nostra OP», spiega Domenico Paschetta, presidente di Ortofruit Italia.

Peraltro, Intesa Sanpaolo è stata designata istituzione finanziaria innovativa dell’anno 2020. Il riconoscimento è stato assegnato da AIFIn, principale think tank italiano sull’innovazione finanziaria, nell’ambito del premio AIFIn «Financial Innovation – Italian Awards». Lo scopo di AIFIn è promuovere il ruolo dell’innovazione nel settore bancario, assicurativo e finanziario e di evidenziare di anno in anno la capacità degli intermediari di guidare o anticipare i cambiamenti del mercato, attivando iniziative innovative e di stimolo per l’intero settore di riferimento.

Non è l’unico riconoscimento ottenuto dal gruppo guidato da Carlo Messina. Nel corso della XVII edizione del Convegno AIFIn – Financial Innovation Day, sono stati ben otto i progetti di Intesa che hanno ottenuto il miglior piazzamento, al primo e al secondo posto, nelle diverse categorie del premio. Anche in un contesto economico e sociale complicato e non prevedibile, come quello provocato dalla pandemia da Covid-19, la banca ha confermato e rilanciato la propria vocazione all’innovazione, mettendola al servizio di nuove modalità di approccio e di relazione con i propri clienti, imprese e famiglie, cogliendo tutte le opportunità offerte dalla tecnologia e dalla digitalizzazione e promuovendo lo sviluppo di iniziative e progetti per la sostenibilità, ispirate ai valori e ai principi fondanti dell’ESG (Environment, Social, Governance).

 

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi diventare un brain?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.