Finanza

Intesa Sanpaolo raggiunge i 4 miliardi di utile nei primi nove mesi dell’anno

3 Novembre 2021

Nove mesi che dimostrano la capacità di affrontare la complessità della pandemia per Intesa Sanpaolo, che al 30 settembre ha già conseguito i quattro miliardi di utile netto minimo previsto per l’anno in corso.

I risultati, diffusi dopo il consiglio di amministrazione del gruppo che ha approvato il resoconto, riflettono la redditività sostenibile, che deriva dalla solidità della base patrimoniale e della posizione di liquidità, dal modello di business resiliente e ben diversificato, dalla flessibilità strategica nella gestione dei costi operativi e dalla qualità dell’attivo, caratteristiche che hanno permesso di mitigare efficacemente l’impatto nello scenario avverso dello stress test EBA/BCE 2021.

La generazione di valore per tutti gli stakeholder verrà accresciuta dalle sinergie previste per oltre un miliardo di euro derivanti dalla fusione di UBI Banca realizzata con successo senza costi sociali e dagli oltre 6 miliardi di euro nel 2020 e quasi 500 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, a valere sull’utile ante imposte, che il gruppo ha destinato all’ulteriore rafforzamento della sostenibilità dei risultati.

Nel dettaglio, il dato è in calo del 37,2 percento rispetto ai 6,37 miliardi dei primi nove mesi del 2020 ma in crescita del 28,7 percento rispetto a 3,11 miliardi, se si esclude il goodwill negativo provvisorio originato nel terzo trimestre 2020 dall’acquisizione di Ubi Banca. Il gruppo ha chiuso invece il terzo trimestre dell’anno con un utile netto di 983 milioni.

I proventi operativi netti sono saliti del 15,4 percento a 15,9 miliardi, con interessi netti a 6 miliardi (+7,2 percento) e commissioni nette a 7,1 miliardi (+23,6 percento). In crescita del 13,1 percento a 7,9 miliardi i costi operativi, per un rapporto cost/income sceso al 50,1 percento. Per quanto riguarda la solidità patrimoniale, il coefficiente Cet1 al netto dei dividendi maturati si attesta al 14,3% in base ai criteri transitori in vigore nel 2021 (il dato pro forma a regime è al 15,1percento).

A valere sui risultati del 2021, si prevede, in linea con il Piano di impresa 2018-2021, la distribuzione di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un payout ratio pari al 70 percento dell’utile netto, in merito alla quale il consiglio di amministrazione oggi ha deliberato un acconto pari a 1,4 miliardi di euro, pari a 0,0721 euro per azione, che sarà pagato il 24 novembre, con stacco cedola il 22.

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