Finanza

Intesa Sanpaolo, da assemblea via libera a dividendo per 1,9 miliardi

14 Ottobre 2021

L’assemblea ordinaria degli azionisti di Intesa Sanpaolo ha deliberato di distribuire parte della riserva straordinaria a valere sui risultati 2020 e di apporre un vincolo di sospensione d’imposta su parte della riserva sovrapprezzi di emissione, a seguito del riallineamento fiscale di alcune attività intangibili.

«Le decisioni prese oggi dai nostri azionisti – spiega Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo – permetteranno la distribuzione di 1,9 miliardi di euro da riserve da pagare il 20 ottobre 2021, una somma che si aggiunge agli oltre 694 milioni di dividendi cash pagati a maggio 2021; prevediamo inoltre una ulteriore distribuzione di 1,4 miliardi da pagare, sotto forma di interim dividend, il 24 novembre 2021»

I soci hanno infatti approvato – con 10.983.707.581 voti favorevoli, pari al 99,91781% sulle azioni ordinarie rappresentate – la distribuzione cash di parte della Riserva straordinaria per un ammontare complessivo di 1.935.274.145,18 euro da assegnare a ciascuna delle 19.430.463.305 azioni ordinarie, corrispondente ad un importo unitario di 9,96 centesimi di euro per azione. Aggiunti ai 694 milioni di dividendi cash, deliberati ad aprile e corrisposti a maggio maggio 2021, la cifra porta al pagamento di un ammontare complessivo per il 2020 corrispondente a un payout ratio pari al 75% dei 3.505 milioni di euro di utile netto consolidato rettificato, in linea con il Piano di Impresa 2018-2021.

La distribuzione avrà luogo il 20 ottobre 2021, con stacco della cedola il 18 ottobre e record date il 19 ottobre. Rapportando l’importo unitario al prezzo dell’azione registrato ieri, risulta un rendimento (dividend yield) pari al 4%; se si rapporta anche l’importo unitario di 3,57 centesimi di euro corrisposto a maggio, il dividend yield complessivo a valere sull’esercizio 2020 risulta pari a 5,4%.

«Dei 4 miliardi di dividendi complessivamente distribuiti nel 2021, – precisa il consigliere delegato – circa 1,5 miliardi sono direttamente a favore delle fondazioni bancarie, a sostegno della loro azione inclusiva nei confronti del territorio, delle iniziative sociali e culturali e delle persone in difficoltà e a favore di famiglie e privati. A questo importo, si aggiunge il beneficio indiretto per l’economia reale derivante dal fatto che gran parte degli investitori istituzionali nostri azionisti, che beneficiano dei dividendi, gestiscono i risparmi di famiglie e privati».

Intesa Sanpaolo rappresenta il motore della crescita sostenibile e inclusiva, ruolo che confermeremo nel prossimo mese di febbraio con la presentazione del piano d’impresa 2022 – 2025. Metteremo la forza della Banca a sostegno di una fase in cui il Paese sta muovendosi con decisione nella giusta direzione, mostrando tassi di crescita superiori alle attese: saremo in grado di attivare, nell’arco del PNRR, erogazioni a medio e lungo termine per oltre 410 miliardi di qui al 2026, al fine di accelerare, attraverso la mobilitazione degli investimenti privati, la transizione ecologica, la digitalizzazione, i progetti infrastrutturali, il rafforzamento del sistema sanitario, la ricerca, la coesione sociale», conclude Messina.

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