Finanza

Intesa Sanpaolo, 184 milioni per sanità, sociale e cultura nell’anno del Covid

1 Aprile 2021

Investimenti sostenibili, accelerazione alla transizione ambientale, nuovo credito ad alto impatto sociale, nuove assunzioni: il 2020 di Intesa Sanpaolo è stato un anno ricco di iniziative dedicate sostenibilità sociale, culturale e ambientale, nonostante la pandemia che ha messo a dura prova le economie mondiali.

Il gruppo ha pubblicato la “Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2020”, un documento che rappresenta, anche attraverso un set di indicatori quantitativi, le performance in ambito ESG (environmental, social, governance) e i risultati raggiunti in un anno davvero complesso.

Nel 2020 la banca ha istituito la cabina di regia ESG per supportare il comitato di direzione, con la nomina di sustainability manager in ciascunaarea e divisione per rafforzare la proposizione strategica e coordinare tutte le iniziative di sostenibilità. Di fronte alla crisi sanitaria, economica e sociale, inoltre, il gruppo si è impegnato a supportare il paese e generare benefici per tutti gli stakeholder, grazie alla capacità di essere tra le banche europee più solide e profittevoli.

Intesa Sanpaolo ha erogato nuovo credito ad alto impatto sociale decuplicato a 37,2 miliardi di euro (di cui 31,9 miliardi di finanziamenti erogati a supporto di famiglie e imprese a fronte dell’emergenza COVID-19), 40,3 miliardi con Ubi, rispetto ai 3,8 miliardi nel 2019, su un totale di 87 miliardi erogati.  Il gruppo è stato il primo finanziatore dell’economia sociale con più di 470 milioni al Terzo Settore, 522 milioni con Ubi, superando i 205 milioni del 2019.

Le assunzioni, a livello mondiali, sono state circa tremila, ottocento in Italia, nonostante l’emergenza sanitaria.

Guardano agli investimenti sostenibili, la raccolta netta è stata in significativo incremento a 8,4 miliardi (oltre 9 miliardi considerando Ubi) rispetto ai 2 miliardi del 2019.  Inoltre, oltre 2,5 miliardi e circa 2,8 miliardi con Ubi sono stati i finanziamenti in ambito green e circular economy. La contrazione delle emissioni di CO2 del gruppo è stata significativa (più del 13 percento rispetto al 2019), dal 2008 si è ridotta del 60 percento.

Infine, la banca è ai vertici in Europa per funzionalità di mobile app, 10,3 milioni di clienti multicanale (12,4 milioni con Ubi), 60 percento delle attività digitalizzate, oltre 2 milioni di vendite di prodotti su canali digitali (+182 percento rispetto al 2019). Ma soprattutto, è stato raddoppiato il contributo monetario alla comunità per 184 milioni, 187 milioni insieme a Ubi, per sanità, sociale e cultura rispetto a agli 86 milioni del 2019.

I progetti messi in campo hanno avuto l’obiettivo di generare un cambiamento positivo attraverso un impegno che, considerando l’attività di finanziamenti erogati a supporto di famiglie e imprese e gli investimenti, si estende a tutti gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU. In particolare, il contributo di Intesa Sanpaolo è focalizzato su dodici obiettivi: sconfiggere la povertà; salute e benessere; istruzione di qualità; parità di genere; energia pulita e accessibile; lavoro dignitoso e crescita economica; industria, innovazione e infrastrutture; ridurre le disuguaglianze; città e comunità sostenibili; consumo e produzione responsabili; lotta al cambiamento climatico e pace, giustizia e istituzioni forti.

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