Finanza
Intesa chiude l’anno con 8,7 mld di utile, Messina: “Nel 2025 ben oltre i 9 miliardi”
La banca guidata archivia il 2024 con un utile netto consolidato in crescita del 12,2% e alza i target per l’anno in corso. L’a.d.si tira fuori dal risiko: «Il miglior anno di sempre, nessun bisogno di acquisizioni»
Un altro anno sprint per Intesa Sanpaolo. Oggi il cda della banca guidata dall’amministratore delegato Carlo Messina ha approvato i risultati d’esercizio e consolidati al 31 dicembre 2024, che mostrano “una solida redditività sostenibile, con un utile netto pari a 8,7 miliardi di euro c a fronte di circa 0,9 miliardi di euro allocati a valere sull’utile ante imposte dell’anno con le azioni gestionali per l’ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del gruppo”. La banca ha generato proventi operativi netti per oltre 27 miliardi (+7,5%), a fronte di un aumento modesto dei costi operativi (11,6 mld, +1,5%), migliorando ulteriormente l’efficienza (rapporto cost/income al 42,7%).
E il vento buono continuerà a soffiare anche quest’anno, alla luce, si legge nel comunicato della banca, di “una previsione di utile netto per il 2025 migliorata a ben oltre 9 miliardi”.
La banca ha rivendicato “una significativa creazione di valore per tutti gli stakeholder, fondata anche sul forte impegno ESG del gruppo: 6,1 miliardi di euro di ritorno cash per gli azionisti e un buyback pari a 2 miliardi da avviare a giugno 2025; 5,3 miliardi di euro di imposte generate; espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà (54,1 milioni di
interventi tra il 2022 e il 2024); rafforzamento delle iniziative per contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale (20,4 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana tra il 2022 e il 2024); contributo pari a circa 1,5 miliardi di euro di costi nel quinquennio 2023-2027 al supporto di iniziative per far fronte ai bisogni sociali.
«Abbiamo più che conseguito i nostri obiettivi mentre entriamo nell’ultimo anno del nostro piano e ottenuto il miglior anno di sempre: siamo pronti per essere una banca con un risultato netto ben superiore a 9 miliardi», ha detto Messina nel corso della conferenza con gli analisti. «Stiamo ottenendo degli ottimi risultati pur senza acquisizioni. Noi non abbiamo bisogno di acquisizioni», una strategia che permette di evitare così «le complicazioni» legate a operazioni di M&A.
Dopo le offerte lanciate da UniCredit su Banco BPM, di Mps su Mediobanca, da Banca Ifis su Illimity Bank, e la battaglia per il rinnovo dei vertici delle Assicurazioni Generali, sulle quali anche UniCredit ha preso posizione, tutti gli occhi erano puntati su Intesa Sanpaolo, che nel 2017 aveva tentato di scalare la compagnia triestina, senza riuscirci. Tuttavia Messina si è tirato fuori dal risiko italiano: «Intesa Sanpaolo ha raggiunto livelli di sostenibilità inimmaginabili dieci anni fa. Non vogliamo partecipare a acquisizioni e fusioni sul mercato italiano, vogliamo rimanere concentrati sul mantenere le nostre promesse».
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