Finanza

Harvard Business Review: Messina è il 4° banchiere al mondo

29 Ottobre 2018

Dopo cinque anni alla guida di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina,  secondo la classifica stilata dalla Harvard Business Review, è il quarto banchiere al mondo e il secondo in Europa.

La Harvard Business Review è una prestigiosa rivista dell’Università statunitense di Harvard, diffusa in tutto il mondo e tradotta in 13 lingue. La classifica stilata dalla rivista, ogni anno, valuta e sceglie i migliori Ceo al mondo. La valutazione è sul lungo periodo e considera le performance non solo termini di redditività ma anche secondo i parametri ESG, ovvero di sostenibilità ambientale, impatto sociale e governance.

Nel settembre 2013, Carlo Messina ha assunto la carica di Consigliere Delegato e CEO (Consiglio di Gestione), Direttore Generale e Responsabile Divisione Banca dei Territori. Tre anni dopo, all’inizio del 2016, viene confermato Consigliere Delegato e CEO (Consiglio di Gestione) e Direttore Generale, e dal mese di aprile dello stesso anno continua a ricoprire le medesime cariche nell’ambito della nuova governance adottata da Intesa Sanpaolo.

Messina, negli anni 2014-2017, con il suo Piano di Impresa ha lavorato per posizionare la Banca ai vertici europei in termini di redditività, solidità, ed efficienza. Intesa Sanpaolo ha così erogato 10 miliardi di dividendi, ottenendo la migliore performance in Europa del settore bancario, sia per quanto  riguarda la distribuzione dei dividendi sia per la crescita di capitalizzazione. Oggi, la banca, come valore di Borsa è la quarta dell’Eurozona e tra i primi  quattro azionisti ci sono BlackRock con il 5,07% e JP Morgan Chase con il 3,0%, tra i principali investitori istituzionali nel mondo.

Il Piano 2018 – 2021, presentato a febbraio, ha invece l’obiettivo di confermare Intesa Sanpaolo come banca leader in Europa ma anche quello di diventare punto di riferimento per i valori che la contraddistinguono.

La vocazione sociale di Intesa Sanpaolo si esprime nel programma di iniziative presenti nel Piano di Impresa, realizzabili grazie alla costituzione di un fondo da 1,25 miliardi di euro, da destinare a soggetti con limitato accesso al credito come le start-up, i ricercatori, gli studenti, e tutto il mondo dell’imprenditoria femminile. Inoltre, il Piano include un programma (già attivo) per chi si trova in condizioni di difficoltà economica. Il sostegno è dato  attraverso la distribuzione di 10.000 pasti al giorno, 6.000 posti letto al mese, 3.000 farmaci al mese.

Per quanto riguarda la sostenibilità, invece, è previsto un bond per la circular economy. Se guardiamo al mondo della cultura,  si conferma l’impegno a diffondere la conoscenza dell’arte e della cultura italiane. La banca dispone di tre musei, a Milano, Vicenza e Napoli, e ha un patrimonio di oltre 20.000 opere che condivide con la comunità al fine di promuovere lo sviluppo civile e culturale del Paese.

Infine, il Piano punta alla crescita dei ricavi, con un significativo sviluppo di tutte le attività, e a posizionare il Gruppo come leader europeo nel Wealth Management Protection. È inoltre prevista una semplificazione della struttura operativa e una significativa riduzione degli NPL già raggiunta in maniera rilevante grazie all’accordo di aprile con Intrum.

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Nella foto di copertina Carlo Messina in Sala Balzan, presso la sede Corsera, durante la presentazione del 47° rapporto Censis

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