Philippe Donnet, amministratore delegato del gruppo Assicurazioni Generali

Finanza

Generali lancia il nuovo piano, 7 miliardi di dividendi ai soci in tre anni

La compagnia triestina ha annunciato oggi gli obiettivi 2025-27: crescita degli utili dell’8-10% all’anno e almeno 1,5 miliardi per riacquisto di azioni proprie. L’a.d. Donnet non arretra sull’accordo con Natixis, sgradito a grandi soci privati e Governo: «È un’opportunità unica»

30 Gennaio 2025

Il cda delle Assicurazioni Generali, riunitosi sotto la presidenza di Andrea Sironi, ha approvato il nuovo piano strategico triennale del gruppo – Lifetime Partner 27: Driving Excellence – che punta una crescita annuale degli utili tra l’8% e il 10%, a flussi di cassa netti attesi superiori a 11 miliardi di euro (erano 9,5 miliardi nel triennio 2022- 24) e alla distribuzione di 7 miliardi di dividendi agli azionisti nell’arco del piano. Inoltre, il gruppo punta anche a destinare oltre 3 miliardi euro a piani di riacquisto di azioni proprie (almeno 1,5 mld, incluso quello in programma quest’anno) ed altre modalità di allocazione del capitale (per esempio, acquisizioni).

La strategia

La nuova strategia di Generali, che è stata presentata questa mattina a Venezia dall’amministratore delegato del gruppo Philippe Donnet, è focalizzata tre priorità: «Miglioreremo ulteriormente l’eccellenza nelle nostre relazioni con i clienti, nel nostro modello operativo di gruppo e nelle nostre competenze chiave», ha dichiarato Donnet. Il gruppo triestino investirà in AI, nuove tecnologie e nella formazione per cogliere le opportunità che derivano dai trend emergenti, dalle aspettative dei clienti in continuo cambiamento e da un contesto di mercato in rapida evoluzione. «La combinazione della nostra leadership nel settore Danni e Vita con la nostra piattaforma globale di asset management, che potrebbe ulteriormente essere trasformata dalla nostra proposta di partnership con BPCE (Natixis, ndr), rappresenta un potente fattore distintivo che può creare significativo valore».

La reazione di Borsa e analisti

Gli analisti hanno reagito abbastanza positivamente ai nuovi obiettivi annunciati da Donnet. La Borsa ha reagito in modo tiepido, con un aumento arrivato all’1% e poi ridimensionato verso la fine della mattinata, anche se qui va tenuto conto del fatto che il titolo Generali oggi viaggia già ai massimi da 5 anni, intorno ai 30 euro per azione, complici anche le tensioni tra i soci principaliMediobanca da un lato, il gruppo Caltagirone e la Delfin della famiglia Del Vecchio dall’altro).

Gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno confermato la raccomandazione di buy e una valutazione di 31 euro per azione. Sulla stessa linea ma con meno entusiasmo Goldman Sach (buy con prezzo-obiettivo di 31 euro), seguita  Morgan Stanley (30 euro) e Banca Akros (29 euro). Più prudenti invece gli esperti di Equita sim (prezzo-obiettivo di 26,5 euro per azione), Barclays (23 euro).

La battaglia tra i soci

Donnet non si è voluto esprimere sullo scontro in atto tra i grandi soci privati delle Generali, che è già sfociato nel lancio di un’offerta pubblica di scambio da parte di Banca Mps (di cui Caltagirone e i Del Vecchio sono grandi soci) su Mediobanca, primo azionista delle Generali con il 13% e grande sponsor di Donnet.

I principali soci sono divisi sulle scelte strategiche e in particolare sull’alleanza nell’asset management con la francese Natixis, voluta da Donnet con l’appoggio di Mediobanca ma sgradita da Caltagirone (azionista con il 6,9%) e da Delfin (9,9%), oltre che al Governo Meloni, preoccupato che il controllo sugli investimenti della compagnia passi in mani estere. «L’operazione con Natixis non sarà trasformativa per Generali ma per l’asset management di Generali», ha dichiarato il numero uno di Generali, senza arretrare sulla scelta, per ora non vincolante, fatta in cda lo scorso 21 gennaio,  che prevede la creazione di colosso della gestione da 1.900 miliardi di euro, con governance e controllo paritari«È stata approvata perché è un’opportunità unica, strategica per Generali, per costruire un soggetto leader in Europa e nel mondo, a condizioni eccellenti per Generali», rimarcando che è completamente diversa da altre realizzate in passato, come Pioneer-Amundi poiché le Generali eserciteranno il co-controllo con Natixis.

A questo punto, dopo il lancio del piano l’attenzione del mercato è sulla pubblicazione dei risultati, in calendario il 13 marzo, ma soprattutto sull’8 maggio, data in cui è prevista l’assemblea degli azionisti e il rinnovo del cda. Il consiglio uscente ha annunciato ieri sera che non procederà «alla presentazione di una lista per il rinnovo dell’organo di gestione della compagnia, alla luce della circostanza che il quadro normativo di riferimento non risulta ancora completo». La maggioranza dei consiglieri in carica, tra cui il presidente Sironi e l’a.d. Donnet, ha espresso la propria disponibilità a considerare una eventuale candidatura, che passerà a questo punto per una lista presentata dal socio Mediobanca e si confronterà con la lista concorrente di Caltagirone e dai Del Vecchio.

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