Finanza

Fideuram, masse amministrate da record. Intesa, al via il corso con la LUISS

13 Novembre 2020

Il contesto economico e sociale è complicatissimo ma il gruppo Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking nei primi nove mesi del 2020, nonostante il Covid, riesce a portare a casa un record storico. Le masse amministrate sono salite a 243,8 miliardi, in aumento di 1,1 miliardi rispetto al 31 dicembre 2019, raggiungendo così un livello mai registrato prima. E sono andati bene anche gli altri indicatori. La raccolta netta totale è stata di 8,2 miliardi, quasi un miliardo in più rispetto ai primi nove mesi del 2019; le commissioni nette sono più o meno stabili a 1,26 miliardi; i costi operativi sono scesi a 443 milioni; e soprattutto il Cost/Income ratio si è confermato al 31%, su livelli definiti “di eccellenza assoluta”.

«Abbiamo affrontato i primi nove mesi dell’anno in un contesto di emergenza sanitaria senza precedenti – ha commentato Tommaso Corcos, amministratore delegato e direttore generale di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking –. L’incertezza socioeconomica che ne è derivata ha spinto le famiglie italiane a una più marcata propensione al risparmio. Per fare in modo che tale ricchezza venga opportunamente valorizzata nel tempo è indispensabile una pianificazione finanziaria supportata dai professionisti della consulenza, in grado di fornire risposte in linea con le esigenze personali di investimento e con il profilo di rischio del singolo risparmiatore. I risultati di questi primi nove mesi del 2020 confermano il valore del nostro lavoro: il totale delle masse amministrate ha superato i 243 miliardi di euro e la raccolta netta si è attestata a 8,2 miliardi di euro».

Anche la solidità patrimoniale è risultata molto al di sopra dei requisiti normativi, con un Common Equity Tier 1 ratio che sale al 28,3%, il maggiore tra i competitor del mercato italiano. Unica nota negativa è che l’utile netto consolidato si è fermato a 623 milioni, in marginale contrazione rispetto allo stesso periodo del 2019 (659 milioni, -5%). Il margine di interesse è invece salito a 154 milioni, evidenziando un incremento del 17% rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno (132 milioni) grazie alla crescita dei volumi medi dei depositi a scadenza di tesoreria e al contenimento del costo medio della raccolta interbancaria. Al 30 settembre 2020 la struttura distributiva di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking si avvaleva di 5.785 private banker, con un portafoglio medio pro-capite pari a oltre 42 milioni.

«Nonostante il periodo complesso, stiamo continuando un importante processo di rafforzamento e riposizionamento delle attività, in Italia e all’estero, per servire sempre meglio i nostri clienti. Siamo certi che l’acquisizione della partecipazione di maggioranza in REYL & Cie SA e l’arrivo dei colleghi di Ubi Private e di IWBank porteranno ancormaggiore valore alla nostra divisione», conclude Corcos.

Proprio perché il periodo che stiamo vivendo è complesso, arriva anche la notizia che che da oggi per Merito”, il prestito d’impatto di Intesa Sanpaolo che sostiene tutti gli universitari, viene messo a disposizione anche degli studenti delle scuole superiori grazie a una partnership con StudyTours, azienda leader da più di quarant’anni nel mondo dell’Educational Travel, con l’obiettivo di rendere accessibile a tutti i ragazzi e alle loro famiglie un percorso di studi di respiro internazionale.

«Dopo il lancio del prestito d’impatto per gli studenti universitari che sta avendo grande successo proprio perché non richiede alcuna garanzia, ha tassi bassi e lunghi tempi di restituzione – dichiara Andrea Lecce, responsabile Sales & Marketing Privati e Aziende Retail Intesa Sanpaolo – con questo accordo apriamo “per Merito” agli studenti delle scuole secondarie superiori alle medesime condizioni per ampliare le opportunità di formazione, fattore di crescita per il Paese».

Il prestito “per Merito” rivolto agli studenti delle scuole secondarie superiori prevede un finanziamento per un importo massimo di 30.000 euro, da restituire in quindici anni, al quale possono accedere i genitori degli studenti sempre senza alcune richiesta di garanzia. Le famiglie potranno scegliere di impiegare la somma per conseguire il doppio diploma USA-Italia o, in alternativa, per frequentare un anno di scuola all’estero.

Ma è in programma anche un’iniziativa per i più grandi. Insieme a Luiss Business School Intesa lancia oggi la prima edizione dell’Executive Programme in “Governance, vigilanza e strategia degli intermediari finanziari”, un programma di alta specializzazione che fornisce strumenti e competenze avanzati per operare nell’ambito degli intermediari finanziari e fronteggiare le sfide di mercati sempre più connessi e digitalizzati.

I 15 partecipanti selezionati – consulenti, amministratori ed executive manager dai background che spaziano dal mondo bancario, finanziario, legale, all’analisi dei dati – potranno approfondire l’evoluzione della regolamentazione finanziaria e dei sistemi di vigilanza e di controllo, analizzarne gli impatti sul sistema economico e produttivo e contribuire alla definizione di un nuovo modello di governance del rischio finanziario.

Il programma si avvale di una faculty prestigiosa, che coinvolge, tra gli altri, Stefano Del Punta, Chief Financial Officer di Intesa Sanpaolo e Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo. L’iniziativa infatti rinnova e consolida la partnership tra Intesa Sanpaolo e Luiss Business School per la formazione di una classe dirigente che sappia indirizzare la crescita e la competitività del Paese in scenari economici e politici globalizzati.

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