Finanza
Dive In Festival 2020, il valore della diversità per la crescita
È partito oggi, in modalità online, il Dive In Festival 2020, manifestazione nata cinque anni fa su iniziativa dei Lloyd’s di Londra ed esportata a livello internazionale. Tema dell’iniziativa, che quest’anno ha come titolo Local Voice, Global Impact, è l’esperienza su diversità e inclusione sviluppata nel settore assicurativo. L’edizione italiana propone approfondimenti su diversi temi in 12 appuntamenti online nelle tre giornate di lavori, gratuiti e aperti a tutti gli interessati, non solo appartenenti al settore. Gli incontri coinvolgono esperti di consulenza, diversity & inclusion e gestione delle risorse umane, insieme a esponenti del settore assicurativo e del mondo delle imprese.
Oggi in un panel dal titolo “Il valore della diversità per la crescita. Come la Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo promuove l’inclusione dei giovani e la parità di genere” hanno partecipato e discusso, con Federica Pizzaballa di Willis Towers Watson, Roberta Accettura, responsabile personale, change management e sostenibilità di Intesa Sanpaolo Vita, Maria Luisa Gota, amministratore delegato e direttore generale di Fideuram Vita e Federica Vicenzotto, chief compliance officer di Intesa Sanpaolo Vita.
Rispetto delle specificità, equità e valore della persona sono i tre capisaldi che guidano il modo di essere e fare impresa della Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo; principi che ogni giorno ciascuna persona si impegna a tradurre in comportamenti e azioni concrete. Numerose sono le iniziative messe in campo per fare della diversità una risorsa da valorizzare: accanto a politiche volte a favorire il bilanciamento della vita lavorativa con quella familiare e personale ed alla realizzazione di progetti well-being, sono state sviluppate una serie di iniziative dedicate a favorire l’inclusione.
«Parlando di gender diversity in particolare, come gruppo, abbiamo attuato iniziative concrete, per esempio l’introduzione per il terzo anno di un KPI specificamente rivolto alla valorizzazione del talento femminile assegnato a più di 1100 manager, con l’obiettivo di spingere alla realizzazione di iniziative volte alla riduzione del gender gap», ha commentato Roberta Accettura. «Nella Divisione Insurance, abbiamo raggiunto risultati molto importanti, oltre il 40% di donne manager a tutti i livelli della struttura organizzativa e circa il 36% di dirigenti donne, dato doppio rispetto al mercato di riferimento. Siamo inclusivi anche sul fronte generazionale e 1 collega su 3 appartiene al cluster dei millennial».
Accentura precisa precisa che Intesa «ha lanciato iniziative specifiche di wellbeing del personale delle compagnie» e ha «fatto scelte gestionali “coraggiose e lungimiranti”». «Trovo significativo citare che abbiamo avuto diverse colleghe promosse, per competenze e merito, a ruoli di responsabilità nel momento in cui erano in procinto di assentarsi per maternità… e la nostra fiducia è stata pienamente ricambiata», conclude.
«I giovani (under 40), che rappresentano oltre un quinto della nostra clientela in ambito vita, sono più orientati verso la previdenza e la protezione. In particolare la costruzione di percorsi previdenziali rappresenta la risposta al bisogno di mettere in sicurezza il proprio futuro che i giovani avvertono e che la nostra Divisione è pronta a sostenere con un’offerta inclusiva sempre attenta ai valori che contano per la loro generazione», ha affermato Maria Luisa Gota, precisando che «questo è lo spirito che ci ha portati ad intervenire sul Fondo Pensione “Il mio Domani” di Intesa San Paolo Vita che ha raddoppiato i suoi comparti per offrire quel contenuto di sostenibilità importante per i giovani e che ha condotto Fideuram Vita a dedicare il nuovo comparto “Millenials” del Fondo Pensione Fideuram alla clientela più giovane».
«In questo contesto estremamente regolato», ha spiegato Federica Vicenzotto, «il ruolo del chief compliance officer diventa chiave se inquadrato in un percorso di diversità e inclusione con il business. Diversità, perché c’è un differente punto di vista ma una stessa finalità, ovvero il rispetto per il cliente; inclusione, che significa aprire una dimensione di reciproco ascolto attivo. Il ruolo di Compliance non è quindi solo il dire si e no ma anche capire, insieme al business, il come».
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