Finanza

Banco Bpm chiude il 2023 sopra le stime con 1,26 miliardi di utile

8 Febbraio 2024

Banco BPM chiude il 2023 con con 1,26 miliardi di utile (+85 per cento anno su anno) dopo ricavi per 5,34 miliardi (+14 per cento). Il conto economico è stato sostenuto principalmente dal margine di interesse che nel periodo in esame è cresciuto del 42 per cento a 3,3 miliardi.

Nel solo quarto trimestre, l’istituto ha raggiunto un risultato netto di 321,1 milioni. Il dato è in rialzo rispetto ai 197,63 milioni dello stesso periodo del 2022. La banca a livello annuale registra un margine d’interesse 3,289 miliardi di euro (+42 per cento) con proventi operativi a 5,341 miliardi. Il cost-income è in riduzione al 48 per cento (dal 54 per cento di fine 2022).

Per quanto riguarda la strategia di gestione dei crediti deteriorati, il gruppo ha impresso un’ulteriore accelerazione al processo di derisking, prevedendo in arco piano cessioni complessive per circa 700 milioni, al netto delle operazioni già effettuate in corso d’anno, che consentiranno di raggiungere un’ulteriore contrazione dello stock di crediti deteriorati. Al 31 dicembre 2023 l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi si è ridotta al 3,5 per cento dal 4,2 cento del 31 dicembre 2022.

Il forte incremento della redditività permetterà al Banco di staccare una cedola da 56 centesimi per azione, in aumento del 143 per cento, pari a una distribuzione complessiva di 848 milioni, in aumento di 100 milioni rispetto alla guidance. Alla luce di questi risultati il gruppo lombardo conferma gli obiettivi del piano strategico al 2026, con un target di utile complessivo di 6 miliardi e un payout al 67 per cento in arco piano.

«Siamo davvero molto soddisfatti dei brillanti risultati conseguiti: l’utile netto di circa 1,3 miliardi e la proposta di dividendi superiori alla guidance, pari a 56 centesimi per azione, sintetizzano con chiarezza la capacità di generare valore che abbiamo stabilmente raggiunto e che, in virtù del piano strategico approvato lo scorso dicembre, continueremo a sviluppare con crescente incisività», ha dichiarato Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco BPM.

«L’attuale ritmo di creazione di valore ci consente di affiancare alla solidità della posizione patrimoniale e a un dividendo più che raddoppiato rispetto al 2022, il costante miglioramento della qualità degli attivi, testimoniato dal costo del rischio in riduzione a 53 p.b. a fronte dei 62 p.b. del precedente esercizio. Questo risultato è stato realizzato non solo grazie alle selettive politiche creditizie, ma anche alla strategia di derisking che ha portato a un’ulteriore riduzione dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi. L’impegno e la capacità delle nostre persone, sostenuti dall’innovazione tecnologica che abbiamo perseguito nel tempo e dal lavoro svolto in tutti gli ambiti ESG, continuano a rappresentare la forza più importante del nostro Gruppo consentendo di valorizzare l’attività bancaria tradizionale. I risultati operativi raggiunti e l’efficacia delle azioni commerciali a favore dei nostri clienti, famiglie e imprese, mettono in luce il rafforzamento del ruolo che Banco BPM si è ritagliato nel panorama creditizio nazionale».

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