Finanza

Banca Ifis supera i target e prevede 164 mln di utile nel 2024

10 Febbraio 2022

Digitalizzazione, apertura a partnership di business, efficienza e sostenibilità. Sono questi i quattro pilastri del nuovo piano industriale D.O.E.S. di Banca Ifis per il 2022-2024. Nel corso del triennio la banca prevede peraltro un piano assunzioni di 200 risorse di cui 150 giovani.

Il piano, approvato dal consiglio di amministrazione è stato presentato questa mattina da Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis. “Il nuovo Piano Industriale – spiega – punta a consolidare la leadership di Banca Ifis nei business a più alta opportunità di crescita e redditività: Commercial and Corporate Banking per le PMI e Npl, dove la Banca è leader assoluta nel segmento small- ticket unsecured. Nel corso del prossimo triennio diventeremo una Banca sempre più digitale, efficiente, aperta a nuove partnership, orientata alla crescita sostenibile. Questo è il significato di D.O.E.S: digital, open, efficient, sustainable”.

Nel 2024 la banca prevede 164 milioni di euro di utile netto (161 milioni di euro di utile di pertinenza della Capogruppo) e un ROE del 9%; nel triennio 2022-2024 è atteso un utile netto cumulato di oltre 400 milioni di euro. Ifis punta a creare valore per gli azionisti con una distribuzione di dividendi di circa 200 milioni di euro cumulati nel periodo 2022-2024 corrispondente a un payout ratio attorno al 50%. Il CET1 è atteso al 15,1% al 2024 e sarà prudenzialmente superiore al 14% in tutto l’arco del piano.

La previsione è di ricavi in aumento del 5% tra il 2021 e il 2024, da 603 milioni di euro a 689 milioni di euro guidati dalla crescita di entrambi i business: Non Performing Loans e Commercial and Corporate Banking. I prestiti commerciali sono attesi in aumento da 6,5 miliardi di euro a 8,3 miliardi di euro. Banca Ifis investirà 650 milioni di euro nell’acquisto di nuovi portafogli Npl.

Il nuovo piano industriale poggia su un modello solido e con quasi 40 anni di specializzazione e leadership in segmenti ad alta redditività, innanzitutto factoring e Npl. La banca ha anche un ottimo posizionamento nel lending, leasing e noleggio e nel corporate finance e ha una rete commerciale capillare, radicata nelle aree più industrializzate del paese. Banca Ifis, inoltre, è leader di mercato nei Npl small ticket unsecured, non solo per la dimensione dei portafogli acquisiti ma anche per la professionalizzazione e l’industrializzazione delle attività di recupero.

La Banca ha “portato a casa” 102 milioni di euro di utile netto nel 2021, di cui 101 milioni di pertinenza della Capogruppo, superando i target, con una buona solidità patrimoniale (al 31 dicembre 2021 il CET1 è stato del 15,4%). Per l’esercizio il cda ha proposto all’assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,95 euro per azione, il doppio della cedola dell’esercizio 2020. Lo scorso anno è stato, inoltre, raggiunto il record storico in termini di ricavi (602,5 milioni euro), di recuperi di cassa dei portafogli Npl acquistati (345 milioni euro) e di acquisti di portafogli Npl (3,7 miliardi euro).

Per affrontare le sfide derivanti da uno scenario di mercato in continua evoluzione Banca Ifis ha definito per il prossimo triennio una strategia che si basa così su quattro pilastri: digitalizzazione, apertura a partnership di business, efficienza e sostenibilità. In una sola parola: D.O.E.S.

Quanto al digitale, la banca investirà 76 milioni di euro in tecnologia digitale e creerà un team dedicato per accelerare l’innovazione. “La digitalizzazione e l’innovazione sono, e continueranno a essere, driver strategici per aumentare il nostro vantaggio competitivo e ottenere una crescita a costi contenuti – spiega l’amministratore delegato – . Stiamo accelerando il processo di digitalizzazione del nostro servizio commerciale rivolto alle PMI: entro il 2024 puntiamo ad acquisire oltre il 40% dei nuovi clienti attraverso canali digitali, il doppio rispetto a oggi, e a concedere oltre il 90% di nuovi prestiti in meno di tre giorni, mentre nell’area Npl amplieremo l’utilizzo di robotica e sistemi di intelligenza artificiale per ottimizzare le strategie di recupero

Con il progetto di Bank-as-a-platform, la Banca punta ad aprirsi a nuove collaborazioni strategiche con attori specializzati per ridurre la complessità e contenere i costi fissi. Nel 2022, Banca Ifis ha stretto accordi con Banca Generali per la distribuzione dei prodotti bancari a portafoglio della Banca come i prestiti alle PMI. Nell’arco del triennio, l’obiettivo è di ampliare gli accordi esistenti verso nuove soluzioni e altri segmenti di clienti (es. leasing digitale e noleggio a privati) avviando al contempo nuove partnership con player industriali e bancari.

Sul fronte Non Performing Loans, la strategia porterà a valutare accordi di forward flow per migliorare la stabilità degli acquisti di Npl, la condivisione dell’investimento con co-investitori per mitigare l’impatto del calendar provisioning, ma anche partnership con servicer specializzati in «segment non-core» (es. big ticket) per ottimizzare il recupero e contenere i costi fissi. L’impatto del calendar provisioning sarà gestito grazie al co-investimento con attori che hanno obiettivi comuni a quelli di Banca Ifis e all’implementazione di efficienti strategie di recovery. Nell’arco della durata del piano industriale, si stima che gli Npl acquistati e soggetti a calendar provisioning saranno circa il 15%.

Un altro obiettivo del piano è quello di rimanere efficiente nei costi senza compromettere gli investimenti. La banca punta a una gestione rigorosa dei costi, con un’automazione e ridefinizione dei processi per finanziare gli investimenti in digitalizzazione a servizio della crescita. Nel corso del triennio, banca ifis prevedere di assumere duecento persone, più della metà giovani. Banca Ifis vanta una squadra di persone dinamica, giovane e qualificata: l’età media è inferiore ai 40 anni e il 54% dei collaboratori peraltro è donna. La Banca si contraddistingue per la composizione del leadership team in termini di parità di genere, un primato nel settore bancario: il 40% del top management a riporto dell’Amministratore Delegato è donna e il 41% dei componenti del Consiglio di Amministrazione è donna. Grazie a questi numeri, Banca Ifis è la prima Banca in Italia a essere certificata per la parità di genere dal Women Winning Institute.

Infine, il piano industriale accoglie il piano sostenibilità che ha l’obiettivo di generare un impatto positivo e tangibile su tutti gli stakeholder in modo coerente con i 17 United Nations Sustainable Development Goals e pienamente integrato con il piano industriale. Con l’adesione alla Net-Zero Banking Alliance, l’iniziativa delle Nazioni Unite che ha l’obiettivo di accelerare la transizione sostenibile del settore bancario, Banca Ifis si è impegnata a raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette del proprio portafoglio di prestiti entro il 2050, e di fissare target intermedi sui settori prioritari, ad alta intensità di emissioni, entro il 2030.

Per sostenere la transizione energetica delle piccole e medie imprese, la Banca ha avviato il progetto Change PMI che prevede l’offerta di prodotti e servizi dedicati, come prestiti agevolati e servizi di “scoring” sulle performance ESG dei clienti.

Banca Ifis ha costituito inoltre un Social Impact Lab focalizzato su tre ambiti – cultura, comunità e salute – per lo sviluppo e la promozione di progetti che hanno un impatto sociale all’interno e all’esterno dell’azienda. Nel segmento Npl, la Banca rafforzerà ulteriormente il suo modello di recupero etico e sostenibile per agevolare la re-inclusione finanziaria delle persone e delle famiglie.

“Il piano declina una visione di lungo periodo che è propria anche dell’azionista di controllo: si persegue il rafforzamento della posizione di leadership nei settori core di operatività e l’obiettivo è avere una banca ancora più innovativa, digitale, tecnologica, efficiente nell’industrializzazione dei processi, basata sulle competenze delle persone e sostenibile”, afferma Ernesto Fürstenberg Fassio, Vice Presidente di Banca Ifis. “Nel prossimo triennio, guideremo la trasformazione della Banca puntando su tali obiettivi nel segno della sostenibilità, con l’obiettivo di generare un impatto positivo e tangibile per tutti gli stakeholder. Il neocostituito Social Impact Lab sarà focalizzato sulla promozione di una società più inclusiva. Continueremo a investire sulle nostre persone anche con programmi di formazione e piani di welfare dedicati, oltre a modalità di lavoro che favoriscano il work-life balance”.

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