Finanza
Banca Ifis cartolarizza crediti Npl assistiti da ordinanze di assegnazione
Banca Ifis, attraverso la controllata Ifis Npl Investing, realizza a scopo di finanziamento la prima cartolarizzazione in Italia di un portafoglio non performing costituito per la maggior parte da crediti unsecured assistiti da ordinanze di assegnazione. L’operazione è una novità per questa tipologia di crediti deteriorati. Infatti, l’iter di recupero di questi crediti, per mezzo di esecuzione forzata (e cioè il pignoramento del quinto dello stipendio), è sempre in stadio avanzato.
L’operazione consentirà a Ifis Npl Investing di raccogliere fino a 350 milioni di euro di liquidità sul mercato istituzionale senza deconsolidare i crediti sottostanti che rimarranno di proprietà del gruppo. I portafogli di crediti oggetto dell’operazione (un portafoglio di crediti secured e un portafoglio unsecured assistito da ordinanze di assegnazione) di proprietà della controllata Ifis Npl Investing, sono stati trasferiti a un veicolo di nuova costituzione denominato IFIS NPL 2021-1 SPV S.r.l. che ha emesso delle note senior, mezzanine e junior.
La nota mezzanine e la nota junior sono state interamente sottoscritte da Ifis Npl Investing e non saranno cedute. Le due classi di note senior, al netto di un 5% che sarà retained presso l’originator, verranno ammesse alla negoziazione sul mercato del debito ExtraMOT di Borsa Italiana e saranno rifinanziate sul mercato degli investitori istituzionali.
L’operazione consentirà a Ifis Npl Investing di autofinanziarsi e di confermare sul mercato dei servicer italiani le capacità di gestione e di recupero dei crediti non performing della controllata Ifis Npl Servicing anche a servizio di terzi.
Le agenzie di rating Moody’s e Scope hanno assegnato rispettivamente, per la prima volta in Italia per questa asset class, i rating di A2 e A- alle note senior e i rating B2 e B+ alla nota mezzanine, evidenziando la qualità dei crediti assistiti da ordinanze di assegnazione ed enfatizzando la capacità di gestione di Banca Ifis.
L’operazione ha visto il coinvolgimento di JP Morgan e Deutsche Bank in qualità di arrangers, degli studi legali BonelliErede (per conto del Gruppo Banca Ifis) e Orrick Herrington & Sutcliffe (per conto degli arrangers) e di Banca Finint in qualità di Corporate Servicer.
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