Finanza
Banca Generali, utile netto 2022 a 213 milioni, in crescita del 25%
L’esercizio 2022 di Banca Generali si è chiuso con un utile netto consolidato di € 213 milioni, contro i € 323,1 milioni dell’esercizio precedente che aveva beneficiato degli effetti straordinari di mercati finanziari estremamente favorevoli. Al contrario, lo scorso anno è stato caratterizzato da un contesto particolarmente negativo per gli investimenti vista la concomitante discesa di tutte le asset class innescata delle tensioni geopolitiche e dal cambio di paradigma sui tassi per le pressioni inflattive. A parziale compensazione, si segnala il contributo positivo generato dalla progressiva revisione al rialzo del rendimento degli attivi bancari con il rialzo dei tassi d’interesse. Nonostante lo scenario complesso, Banca Generali ha saputo migliorare la qualità delle proprie voci di business mostrando una crescente sostenibilità finanziaria. L’utile netto ricorrente è infatti salito del 25,2% a € 221,1 milioni, rispetto ai € 176,6 milioni del 2021.
Tale valore segna un nuovo massimo storico nel percorso di sviluppo sostenibile della banca, superiore alle stime interne e agli obiettivi presentati nel piano triennale. Al risultato hanno contribuito la flessibilità del modello di business e le numerose iniziative messe in atto per favorire la diversificazione e la sostenibilità dei ricavi. A questi si aggiunge una prudente attenzione ai costi che contribuisce a rafforzare l’efficienza operativa supportando la redditività ricorrente.
Alla voce dei profitti, questi registrano nella componente di utile non- ricorrente un impatto negativo di € 8,1 milioni che tiene conto delle condizioni sfavorevoli dei mercati e dell’onere straordinario di € 35,3 milioni pagato sulla base dell’accordo quadro raggiunto con l’Agenzia delle Entrate in data 19 settembre 2022 (nella definizione della controversia fiscale legata al trasferimento della delega di gestione di BG Sicav a BGFML nel 2008). L’accordo ha aperto la strada alla piena attuazione delle procedure di Adempimento Collaborativo a cui Banca Generali è stata ammessa a partire dall’esercizio 2020. Attraverso questo approccio, Banca Generali si impegna alla piena collaborazione preventiva con l’autorità fiscale riducendo in modo significativo il rischio di contenziosi futuri, nell’interesse di tutti i suoi stakeholders e in coerenza con i principi di sostenibilità che la Banca ha adottato. Al netto di tale onere fiscale, l’utile netto non-ricorrente si sarebbe attestato a € 27,2 milioni contro i € 146,5 milioni dello scorso anno che – come già citato – beneficiava di un contesto differente di mercato.
L’amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha commentato: “Usciamo dall’anno peggiore della storia dei mercati ancora più forti, dimostrando nel confronto con l’industria un’eccellente tenuta delle masse che sottende grandi competenze gestionali e pregi della gamma d’offerta. In particolare, toccano nuovi livelli massimi i servizi di nvestimento, dalle gestioni patrimoniali alla consulenza evoluta, a conferma della qualità nelle soluzioni a maggiore valore aggiunto che rafforzano la nostra leadership nel private banking. Le voci del conto economico e dello stato patrimoniale fotografano, con la crescita a doppia cifra delle attività ricorrenti e la solidità dei coefficienti patrimoniali, l’eccellenza e la sostenibilità della banca che può contare sulla crescente diversificazione dei ricavi e sul valore degli attivi. Nonostante le incognite economiche e geopolitiche e le pressioni dalle Borse nel 2022, dopo il primo anno siamo in linea, e per certe voci addirittura avanti, rispetto agli ambiziosi obiettivi del nostro piano triennale. L’attenzione e la determinazione che ci arriva dai banker e la fiducia dai clienti ci fanno guardare con ottimismo ai prossimi mesi in cui siamo convinti di continuare a crescere a ritmi superiori a quelli del nostro settore di riferimento”.
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