Finanza

Banca Generali, commissioni di rendimento senza rendimento

16 Marzo 2016

Non è solo Banca Mediolanum a meritare critiche sulla prassi di applicare commissioni di incentivo (dette anche performance fee) contrarie all’interesse dell’investitore. Ma lacune più o meno simili possono essere evidenziate anche in Banca Generali, un altro gestore che sfrutta il diritto di amministrare i suoi fondi all’estero, in questo caso Lussemburgo, per aggirare le regole della Banca d’Italia e della Consob sulle commissioni di rendimento. E altri ce ne saranno. Non si tratta infatti di una pratica limitata a pochi gestori, ma di un fenomeno che interessa – è solo una stima – oltre 75 miliardi di euro.

Come fare per districarsi in questo universo? C’è un modo molto semplice per individuare i possibili “furbetti”: controllare dove il fondo è domiciliato. Se è in Irlanda o Lussemburgo, è probabile che le commissioni di rendimento siano a favore del gestore e non dell’investitore. Se poi non è previsto un “High Water Mark”, ovvero una clausola che impedisce l’applicazione di una extra commissione al recupero delle eventuali perdite accumulate, è una certezza. E se è un fondo azionario domiciliato all’estero, utilizza Euribor come parametro di riferimento invece di un indice azionario, senza applicare un High Water Mark, calcola la commissione di rendimento ogni mese, vuol dire che la società di gestione ha creato una struttura solo per scremare delle commissioni di rendimento. Guadagna sulla volatilità a breve come sul rendimento a lungo, a discapito del risparmiatore.

Occhio dunque a cosa succede nel primo trimestre/semestre di quest’anno. I mercati sono molto volatili, i rendimenti molto negativi finora. Ma i fondi che calcolano le commissioni di rendimento sulla base mensile iniziano ad applicare delle commissioni di rendimento da fine marzo in poi, anche se il rendimento è ancora molto negativo per l’anno. Il FTSE MIB, per esempio, sale del 6,4% dal fine febbraio, ma è ancora il 12% sotto il valore dell’inizio dell’anno. Quel + 6,4% fa scattare una commissione di rendimento.

Nel caso specifico di Banca Generali, i fondi Selection Sicav calcolano la commissione di rendimento nel modo seguente:

  • Salvo quanto diversamente previsto da uno specifico Comparto, sarà pagabile per ogni variazione percentuale del “rendimento” del Comparto una commissione di performance pari allo 0,007% del Valore Netto d’Inventario del Comparto (dopo aver dedotto tutte le passività e prima della deduzione di qualsiasi commissione di performance). Con il termine “Rendimento” s’intende l’aumento, su base percentuale annua, del Valore Netto d’Inventario per Azione calcolato (dopo aver dedotto tutte le passività e prima della deduzione di qualsiasi commissione di performance) l’ultimo giorno lavorativo di ogni mese, rispetto al Valore Netto d’Inventario per Azione dell’ultimo giorno lavorativo del mese corrispondente del trimestre precedente.

L’eventuale commissione di performance è pagabile su base mensile.

Quindi se il fondo vale 101 alla fine del mese, questo valore viene paragonato al valore di 3 mesi prima, diciamo 100, l’aumento (1%) viene annualizzato (4,06%) e moltiplicato per il 0,007%. Quindi un rendimento del 0,03%.

Come sembra succede sempre, la commissione di rendimento viene applicata senza dovere superare il massimo toccato nel passato, cioè niente High Water Mark, utilizzando un parametro non adeguato (il fondo deve solo aumentare).

Il grafico sotto mostra i risultati per l’anno 2015 quando un rendimento del 0% produceva mediamente una commissione di rendimento del 1,3%:

BG graph 1

Invece le regole per i fondi Banca Generali Sicav sono diverse ma solo un po’ meno onerose per l’investitore:

Per i fondi obbligazionari, con il termine “Rendimento” si intende l’incremento, su base percentuale, del Valore Netto d’Inventario per Azione calcolato (dopo aver dedotto tutte le passività e prima della deduzione di qualsiasi commissione di performance) l’ultimo giorno lavorativo di ogni mese, rispetto al Valore Netto d’Inventario per Azione dell’ultimo giorno lavorativo del mese corrispondente del trimestre precedente. Se il valore risultante dalla formula precedente è superiore al tasso EURIBOR a 3 mesi (da calcolare su 3 mesi) + 50 punti base per anno (da calcolare su 3 mesi), le commissioni di performance saranno pari al 5% dell’extrarendimento rispetto al tasso EURIBOR a 3 mesi nell’ultimo giorno del trimestre corrispondente (da calcolare su 3 mesi) + 50 bp per anno (da calcolare su 3 mesi), moltiplicato per il Valore Netto d’Inventario.

Sarà applicato un limite massimo mensile pari a 20 punti base. L’eventuale commissione di performance è pagabile su base mensile.

Per i fondi azionari/flessibili

Con il termine “Rendimento” si intende l’aumento, su base percentuale, del Valore Netto d’Inventario per Azione calcolato (dopo aver dedotto tutte le passività e prima della deduzione di qualsiasi commissione di performance) l’ultimo giorno lavorativo di ogni mese, rispetto al Valore Netto d’Inventario per Azione dell’ultimo giorno lavorativo del mese corrispondente del trimestre precedente.

Se il valore risultante dalla formula precedente è superiore al tasso EURIBOR a 3 mesi (da calcolare su 3 mesi) + 200 punti base per anno (da calcolare su 3 mesi), le commissioni di performance saranno pari al 5% dell’extra rendimento rispetto al tasso EURIBOR a 3 mesi nell’ultimo giorno del trimestre corrispondente (da calcolare su 3 mesi) + 200 bp per anno (da calcolare su 3 mesi), moltiplicato per il Valore Netto d’Inventario. Sarà applicato un limite massimo mensile pari a 100 punti base. L’eventuale commissione di performance è pagabile su base mensile.

Quindi se il fondo vale 101 e valeva 100 l’ultimo giorno lavorativo del trimestre precedente, il rendimento è l’1% e viene paragonata al tasso EURIBOR a 3 mesi (da calcolare su 3 mesi) + 200 bp per anno (da calcolare su 3 mesi). Ora Euribor a 3 mesi è -0,22%, quindi -0,05% calcolato sui 3 mesi e si aggiungere il 0,5% per arrivare a 0,45%. Il fondo ha reso l’1%, quindi l’extra rendimento è lo 0,55% (1% – 0,45%) e la commissione è il 5% di tale, 0,03% (0,55% * 5%).

Di nuovo, pagamento mensile senza High Water Mark e un parametro di riferimento, Euribor, non adeguato per i fondi azionari. C’è più correlazione adesso fra i rendimenti e le commissioni anche se un rendimento del 0% l’anno scorso produceva tendenzialmente una commissione di rendimento dello 0,87%:

BG graph 2

Banca Generali Sicav

E’ da notare che sia per i fondi Sicav che per i fondi Selection Sicav, i documenti dicono che certi fondi utilizzano un indice di riferimento per paragonare i rendimenti compiuti. Solo che poi non utilizzano questo parametro per calcolare la commissione di rendimento.

Voglio citare adesso la Banca d’Italia e le sue regole sulle commissioni di rendimento:

“Il regolamento può inoltre prevedere forme di compenso legate al rendimento realizzato dalle quote del fondo (c.d. provvigione di incentivo), alle condizioni minimali di seguito indicate.

I) La provvigione di incentivo dipende dalla circostanza che la variazione del valore della quota del fondo (eventualmente tenendo conto anche dei proventi distribuiti) sia superiore a un indice individuato nel regolamento.

L’indice deve caratterizzarsi per:

  • oggettività delle basi di calcolo e verificabilità. Esso deve essere fornito da un soggetto terzo e indipendente rispetto al gruppo rilevante della SGR;
  • adeguato grado di diffusione presso i risparmiatori;
  • coerenza con la politica di investimento del fondo (cfr. par. 3.1.2) (7).

II) Nel caso di fondi per i quali non è indicato un indice a cui fare riferimento, se il regolamento indica un obiettivo di rendimento – che deve essere coerente con la politica di investimento (cfr. par. 3.1.2) – la provvigione di incentivo dipende dalla circostanza che la variazione del valore della quota del fondo (eventualmente tenendo conto anche dei proventi distribuiti) sia superiore all’obiettivo di rendimento.

III) Se il regolamento del fondo non indica un indice a cui fare riferimento né un obiettivo di rendimento (cfr. punti I e II), la provvigione di incentivo può essere calcolata solo se il valore della quota (eventualmente tenendo conto dei proventi distribuiti) sia aumentato e il valore raggiunto sia superiore a quello più elevato mai raggiunto in precedenza (c.d. high watermark “assoluto”).”

Ci sono 3 modi per calcolare la commissione di rendimento:

  1. Utilizzare un indice di riferimento coerente con la politica di investimento. Se è un fondo azionario italiano, il FTSE MIB. A mio avviso, il modo migliore per qualsiasi strategia dove il gestore può solo comprare;
  2. Se il fondo ha un obbiettivo di riferimento, un rendimento oltre il 2%, per esempio, il fondo deve superare questo limite (al fine dell’anno). E giustificare, al mio avviso, perché non utilizza un indice di riferimento;
  3. Altrimenti deve salire oltre il valore più alto precedente.

 

BG Table 2aBG Table 2b

Table 1a

 

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