Finanza
Apre il Nodo Cloud di Torino. Proverbio, ISP: «impatto positivo per il paese»
Nel maggio del 2020 Intesa Sanpaolo ha siglato un accordo con Google e TIM per l’apertura di due Nodi Cloud o Region Cloud in Italia, a Milano e Torino. «Oggi vedere il compimento del percorso allora delineato con l’apertura del Nodo di Torino è un passo importante per Intesa Sanpaolo, per l’Italia e per i territori interessati, tanto più se consideriamo come era la situazione nel 2020 tra pandemia e incertezze di varia natura», ha dichiarato Massimo Proverbio, Chief IT, Digital & Innovation Officer di Intesa Sanpaolo, alle OGR di Torino all’evento dedicato alla presentazione dell’apertura del Nodo piemontese.
«Innanzitutto – prosegue Proverbio -, è fondamentale ricordare quanto questo progetto sia importante per Intesa Sanpaolo. Il nostro percorso di digitalizzazione parte dall’aver aperto un Nodo cloud a Torino, vicino al nostro centro IT di Moncalieri. Questa vicinanza è la pietra angolare su cui stiamo costruendo la nuova piattaforma informatica del nostro Gruppo, a partire da IsyBank, la banca del futuro, agile, dinamica e digitale come una fintech. L’avere un hyperscaler cloud sul territorio italiano, con i dati in Italia e che risponde appieno alle esigenze stringenti di una banca regolata dalla BCE, ci consente di sfruttare appieno le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, in modo consapevole e responsabile a servizio dei nostri clienti. Le due Cloud Region di Milano e Torino sono state realizzate con tecnologie che seguono i più elevati standard di sicurezza mondiali che, come Intesa Sanpaolo, abbiamo contributo a implementare. La collaborazione fattiva con TIM e Google è stato un vantaggio sia per noi che per loro, perché ha portato alla realizzazione di un progetto che risponde alle più stringenti esigenze di mercato, quelle di un gruppo bancario sistemico a livello continentale».
Il progetto, inoltre, porterà benefici a tutto il paese. «Il secondo aspetto importante dell’apertura di due Nodi Cloud sul territorio italiano è l’enorme impatto positivo per le imprese e la Pubblica Amministrazione. Nel nostro paese abbiamo notoriamente imprese molto dinamiche e flessibili che a volte, però, mancano della scala dimensionale necessaria a fare investimenti in tecnologia. Lo stesso vale per una parte della PA, ad esempio per i comuni italiani, il 70 percento dei quali ha meno di 5.000 abitanti. Ora tutte queste realtà potranno accedere a una infrastruttura ‘a scala’, che risponde ai requisiti di un grande gruppo bancario come Intesa Sanpaolo. Abbiamo contribuito a fare di Torino il data center per l’Italia».
Ma non è tutto. Secondo Proverbio «l’indotto derivante dalla costruzione e dalla gestione dei Nodi Cloud si quantifica in occupazione e PIL. A Torino, inoltre, l’accordo con Google e TIM prevede l’apertura alle OGR di Open Future, un centro sull’AI a servizio di scuole, start-up e pmi del territorio. E infine v’è l’utilizzo di una tecnologia carbon neutral per tutti. Solo come Intesa Sanpaolo abbiamo stimato che ridurremo di più del 25 percento la nostra carbon footprint una volta giunti a regime con l’utilizzo del Cloud».
*
Devi fare login per commentare
Accedi