Intesa Sanpaolo realizza più di un miliardo di utili nel primo trimestre

Il gruppo Intesa Sanpaolo ha approvato i  risultati del primo trimestre 2019, che evidenziano un utile netto pari a 1.050 milioni di euro, rispetto a 1.038 milioni nel quarto trimestre 2018 e a 1.252 milioni del primo trimestre 2018. La redditività è in crescita rispetto al quarto trimestre 2018. In particolare, il risultato corrente lordo è salito del +30,8% e il risultato della gestione operativa del 33,5%, come risultato di un aumento dei proventi operativi netti (+4,6%) e una riduzione dei costi operativi (-13,9% ). Il cost/income (rapporto fra costi operativi e ricavi) si è attestato al 50,2%, tra i migliori nell’ambito delle maggiori banche europee, in un contesto di miglioramento di qualità del credito. La banca guidata dall’amministratore delegato Carlo Messina ha inoltre confermato confermato un pay out ratio (la quota di utili che verrà distribuita agli azionisti) dell’80% per l’esercizio in corso.

«Siamo particolarmente soddisfatti del primo trimestre dell’anno – ha commentato il banchiere –  L’utile netto dei primi tre mesi dell’anno è pari a 1,2 miliardi di euro, escludendo gli oneri relativi ai contributi versati a supporto del sistema bancario e l’utile netto contabile, che li include, si attesta a 1,05 miliardi di euro: siamo stati in grado di ottenere questo risultato senza ricorrere ad alcuna voce straordinaria».

Quanto alla solidità patrimoniale, e tenendo conto di 840 milioni di euro di dividendi maturati nel trimestre, il Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime è risultato pari al 13,5% mentre  il Common Equity Tier 1 ratio, secondo i criteri transitori in vigore per il 2019, al 13,1% rispetto a un requisito SREP da rispettare nel 2019 pari rispettivamente al 9,34% e all’ 8,96 per cento. «Abbiamo ulteriormente rafforzato il nostro bilancio grazie alla riduzione di 15 miliardi dello stock dei crediti deteriorati lordi negli ultimi 12 mesi: dal picco del 2015 lo stock è stato ridotto di 29 miliardi», ha chiosato Messina.

Il manager ha poi messo in evidenza il sostegno dato dalla banca alle imprese in condizioni di temporanea difficoltà: «Nel trimestre abbiamo aiutato circa 5mila aziende a tornare in bonis». Dal 2014 il numero di queste imprese sale a 100.000: «Una cifra significativa considerato l’impatto positivo generato sull’occupazione, circa 500 mila posti di lavoro – e sull’indotto».

Sul fronte della responsabilità sociale e culturale, nel primo trimestre 2019 sono state messe in campo diverse iniziative: per la riduzione della povertà infantile e il supporto delle persone bisognose fornendo dal 2018 circa 3,9 milioni di pasti, circa 116.000 posti letto, circa 57.000 medicinali e circa 36.000 capi di abbigliamento; per il supporto alle famiglie colpite da terremoti e disastri naturali, con cancellazioni o moratorie per i mutui sugli immobili danneggiati e con finanziamenti agevolati per oltre 28 milioni erogati nel trimestre (oltre 225 milioni dal 2018); l’avvio del Fondo Impact nel quarto trimestre 2018, per l’erogazione di circa 1,2 miliardi di euro di prestiti alle categorie che avrebbero altrimenti difficoltà ad accedere al credito nonostante il loro potenziale.

La banca ha inoltre lanciato la prima linea di credito non garantito dedicata a tutti gli studenti universitari italiani, che studino in Italia o all’estero (“Per Merito”), con 130.000 euro erogati nel primo mese. All’interno del plafond creditizio Circular Economy di 5 miliardi di euro per il triennio 2018-2021, a supporto dello sviluppo sostenibile, sono analizzati 102 progetti, di cui 13 già finanziati per circa 300 milioni di euro. Infine, nel trimestre sono state analizzate circa 400 iniziative di start-up e lanciati progetti di accelerazione con 36 start-up assistite nel trimestre presentandole a investitori e soggetti specializzati.