Bollette

I sussidi al mercato energetico

7 Maggio 2015

Le bollette del 2014 hanno pagato incentivi ai produttori di energia rinnovabile pari al costo complessivo delle importazioni di gas naturale e al kWh solare va un corrispettivo pari a sette volte il prezzo del gas.

Gli obbiettivi europei di salvaguardia dell’ambiente sono stati raggiunti con sette anni di anticipo, e solo per merito degl’incentivi.

Le bollette non solo non sono calate ma, negli anni, sono costantemente aumentate.

Sono cambiati i fornitori: prima si consumavano più idrocarburi d’importazione e adesso si pagano i produttori di energia rinnovabile.

Il prezzo del petrolio è calato ma gl’incentivi sono esplosi e resteranno tali per anni.

Gli impianti di energia rinnovabile utilizzano materiali tedeschi e cinesi e la parte prevalente dei produttori sono i fondi verdi, che trasferiscono all’estero, esentasse, i soldi prelevati dalle nostre bollette.

Le centrali a gas, che producono poco o niente perché fuori mercato, verranno prima o poi sussidiate. Sorgenia è stata salvata dalle banche mentre Enel chiuderà decine di centrali obsolete, rimaste per anni a carico delle bollette.

Gli impianti fotovoltaici sono localizzati prevalentemente al sud, ma l’energia non può essere trasmessa, non solo al nord ma neppure alla Sicilia, perché un unico palo dell’elettrodotto, ultimato e pagato con le nostre bollette, è stato sequestrato.

L’energia rinnovabile ha priorità di dispacciamento, viene cioè venduta per prima, e viene pagata dai consumatori anche se non viene utilizzata; basta riversarla in rete sbilanciandola, tanto a rimetterla a posto provvedono di nuovo le nostre bollette.

A differenza degli altri paesi europei, il prezzo dell’energia della borsa italiana non può girare in negativo anche se l’energia non la vuole nessuno. Chi però produce  energia che non serve a nessuno incassa solo perché la produce.

Le lobbies dei produttori difendono i diritti acquisiti, il governo cerca inutilmente di limitare i danni e i sostenitori delle rinnovabili blaterano di grid parity.

Il consumatore paga le bollette e tiene in vita il paradosso verde italiano.

www.edoardobeltrame.com

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