Famiglia

Famiglia, natalità, welfare e investimenti: i temi centrali per i rimpatriati

13 Dicembre 2022

Un potenziamento delle misure agevolative rivolte alle famiglie con figli, specialmente quelle numerose, e la possibilità di investire attivamente nel Paese sono i fattori chiave per rendere l’Italia sempre più attrattiva per lavoratori e lavoratrici altamente qualificati residenti all’estero.

Il verdetto emerge da un sondaggio lanciato da Gruppo Controesodo (www.gruppocontroesodo.it), che raccoglie oltre 3000 membri e che rappresenta uno spaccato significativo del capitale umano rientrato o potenzialmente interessato a rientrare in Italia.

L’obiettivo del sondaggio era identificare aree di intervento per rendere la normativa sull’attrazione del capitale umano ancora più efficace, sulla falsariga di quanto già fatto nel 2019 quando gli spunti emersi da un’iniziativa analoga confluirono nel DL Crescita. All’epoca il sondaggio aveva identificato come troppo poco incisivo il regime di agevolazione esistente e suggerito quindi di puntare sul radicamento permanente di chi sceglieva l’Italia. I numeri dei rientri degli anni successivi hanno dato ragione a quelle proposte.

Ma cosa dice il nuovo sondaggio?

Il primo messaggio è chiaro: per innescare un “Controesodo” forte e duraturo, sfruttando appieno il potenziale delle norme esistenti, serve agevolare maggiormente le famiglie con figli di chi rientra dall’estero.

La prima domanda:

Quali sono gli aspetti della normativa per l’attrazione del capitale umano che si potrebbero migliorare per renderla ancora più incisiva?

Maggiori agevolazioni per famiglie con figli
41.3%
Semplificazione normativa / minori vincoli alla fruizione
35.3%
Maggiore pubblicizzazione della normativa
23.4%
Dalle risposte emerge uno degli aspetti sui quali il sistema Italia risulta ancora poco competitivo e quindi poco attrattivo per chi ha o vuole avere figli: lo stimolo e supporto alla natalità.

È difficile non essere d’accordo, specialmente se si riflette sul fatto che scommettere sulla natalità non solo contribuisce ulteriormente al radicamento di chi rientra ma consente di porre un freno all’inverno demografico che affligge il Paese. Inoltre, stimolare l’ingresso in Italia di lavoratori e lavoratrici con famiglie ha anche come effetto un importante indotto economico con ripercussioni positive per l’intero sistema Paese.

Con la terza domanda, la Community fornisce uno spunto ulteriore e innovativo. Gli impatriati (o futuri tali) si vedono davvero come parte attiva nel rilancio dell’Italia. Si vuole quindi investire in Italia risorse umane (trasferendosi), ma anche economiche.

Nell’ottica di attrarre anche risorse economiche, quali fra queste iniziative sarebbe opportuno incentivare per chi rientra dall’estero?

Investimento in strumenti/iniziative con impatto elevato sul sistema Paese
55.8%
Forme di collaborazione fra imprese Italiane e imprese estere
35.3%
Investimento in strumenti di debito pubblico o privato
9.1%

Da non sottovalutare quindi il potenziale di chi rientra dall’estero e vuole contribuire attivamente ad investire nel Paese. È necessario identificare forme di investimento mirate e ad alto impatto e agevolarle, per creare un circolo virtuoso che porti benefici a tutti i cittadini, un lavoro che richiederà una riflessione articolata e di ampio respiro.

Gruppo Controesodo ha invece già portato sul tavolo della politica alcune proposte a sostegno della natalità affinché le famiglie numerose possano allungare il periodo di fruizione delle agevolazioni fiscali. Le famiglie, specie quelle numerose, sono la risorsa principale per il Paese del futuro che tutti, non solo i rimpatriati, desideriamo. Creare le condizioni affinché chi vuole espandere la propria famiglia lo possa fare con serenità e senza dover rifare le valigie è ciò a cui le ambiscono le proposte presentate. È auspicabile che quest’ambizione venga recepita e realizzata anche da chi in questi giorni lavora in Parlamento per varare la Legge di Bilancio.

 

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