Partiti e politici
“Stati Uniti d’Europa”. Per Volt tutte le ipotesi sono aperte
Come vi avevamo anticipato, Volt non ha ancora preso nessuna decisione sull’adesione alla lista per le elezioni europee di giugno “Stati Uniti d’Europa” alla quale stanno lavorando Bonino e Renzi, con non poche difficoltà (qui tutta la ricostruzione dei fatti).
Questo il comunicato rilasciato da Volt negli ultimi giorni:
Nelle ultime ore sui media nazionali girano “notizie” che notizie non sono. Ringraziamo per l’attenzione ma ribadiamo che in Volt le decisioni vengono prese dalla base in Assemblea, e nulla è stato definito in tal senso. Le notizie vere sulle nostre scelte le daremo noi, presto.
Volt ha poi comunicato quanto segue:
Gli organi politici di Volt Italia continuano in queste ore ad avere, in totale trasparenza e malgrado il proliferare di notizie infondate, interlocuzioni con le possibili coalizioni dello schieramento progressista e riformista. Le discussioni vertono su compatibilità programmatiche, prospettive di collaborazione a medio termine e sulle condizioni per condurre insieme ad altri partiti una campagna credibile ed entusiasmante. Sempre con la premessa che la decisione finale spetterà, in accordo con i processi democratici del partito, all’Assemblea del partito fissata per il prossimo 6 Aprile. Purtroppo logiche mediatiche di brevissimo termine fanno sì che, anche su testate nazionali, vengano dati per conclusi accordi che conclusi non sono, e vengano fatti circolare simboli non approvati.
Volt ha poi dichiarato, attraverso i suoi social media ufficiali, che il partito sarebbe a favore di una candidatura di Ilaria Salis nel Pd.
Visto questo sviluppo abbiamo contattato Daniela Patti, Presidente di Volt Italia, alla quale abbiamo chiesto se alla luce di questi fatti e delle comunicazioni del partito, l’assemblea potrebbe prendere in considerazione un accordo con il Pd.
Le abbiamo chiesto nello specifico se le ipotesi di alleanza sono ancora aperte e lei ha risposto così:
Si, la nostra assemblea deciderà il 6 aprile.
Possiamo quindi affermare che non solo il simbolo anticipato (lo riportiamo qui sotto) è del tutto prematuro, ma persino l’alleanza è ancora in una fase embrionale che potrebbe vedere escluse alcune forze date per certe.
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