
UE
Marine Le Pen condannata e dichiarata ineleggibile: addio presidenziali 2027
Marine Le Pen è stata condannata a quattro anni di carcere e a cinque anni di ineleggibilità per appropriazione indebita di fondi pubblici. Un colpo durissimo alla sua carriera politica e alle elezioni presidenziali francesi del 2027
Marine Le Pen condannata e ineleggibile: una vera bomba esplode al centro della scena politica francese, europea e mondiale. La leader del Rassemblement National (RN), è stata condannata dal tribunale di Parigi a quattro anni di prigione, di cui due da scontare con l’uso di un braccialetto elettronico, e a cinque anni di ineleggibilità immediata, compromettendo così la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 2027.
La sentenza è stata emessa il 31 marzo 2025 e riguarda l’accusa di appropriazione indebita di fondi pubblici destinati al Parlamento Europeo. Le Pen, insieme ad altri otto eurodeputati del suo partito, è stata riconosciuta colpevole di aver utilizzato fondi europei per pagare assistenti parlamentari che, secondo l’accusa, lavoravano in realtà per il partito e non per attività legate al Parlamento Europeo.
Il tribunale ha inoltre imposto a Le Pen una multa di 100.000 euro. La pena di ineleggibilità ha effetto immediato, il che significa che Le Pen non potrà candidarsi a cariche pubbliche fino al 2030, escludendola di fatto dalla corsa presidenziale del 2027. La difesa di Le Pen ha annunciato l’intenzione di presentare appello contro la sentenza, sostenendo che il processo abbia avuto motivazioni politiche. Tuttavia, l’ineleggibilità rimarrà in vigore durante l’eventuale processo d’appello, a meno che non venga sospesa da una decisione giudiziaria.
Questa condanna rappresenta un duro colpo per il Rassemblement National e apre interrogativi sul futuro della leadership del partito. Jordan Bardella, attuale presidente del RN e stretto collaboratore di Le Pen, potrebbe emergere come il prossimo candidato del partito alle presidenziali. Tuttavia, alcuni analisti ritengono che Bardella potrebbe non avere l’esperienza necessaria per attrarre un elettorato più ampio.
La sentenza ha suscitato reazioni contrastanti nel panorama politico francese. Mentre alcuni vedono nella decisione una giusta applicazione della legge, altri, tra cui alleati politici di Le Pen come Matteo Salvini e Viktor Orbán, hanno espresso solidarietà alla leader francese, criticando la sentenza come un attacco politico. In attesa dell’esito dell’appello, il panorama politico francese potrebbe subire significative trasformazioni, con il Rassemblement National costretto a riorganizzare la propria strategia in vista delle prossime elezioni.
Devi fare login per commentare
Accedi