UE

La Grexit non è la fine del mondo

4 Luglio 2015

Alla vigilia del referendum in Grecia sull’euro, dove in pratica i greci decideranno se iniziare a fare dei sacrifici, che gli altri paesi europei hanno iniziato diversi decenni fa, oppure vivere alla giornata nella speranza di continuare ad ottenere soldi dall’UE, sono abbastanza allibito di tutta questa situazione o per meglio dire, perché ci dobbiamo fasciare la testa per loro….

Intanto in Grecia fino a qualche anno fa si trovava con una situazione economico per niente ottimale, come il sud Italia, e con enormi privilegi che l’autocrazia politica aveva anche concesso alla popolazione. Dopo, “grazie” alla Trojka, hanno iniziato a togliere i privilegi ed innalzare le tasse, forse con un piccola lotta all’evasione fiscale, ma su questo non saprei se ha funzionato.. l’evasione e corruzione sono difficile da combattere quando è fortemente radicata anche nella cultura, come in Italia.

Risultato è che le tasse sono aumentate, per esempio l’IVA è al 23% , le pensioni sono state tagliate , tetti agli stipendi super manager etc..

cose che sono state fatte anche in Italia, con la grande differenza che l’Italia (forse soltanto il Nord) , è presente un settore industriale e terziario che riesce a creare valore/”ricchezza”, mentre la Grecia a parte del turismo e della feta non dispone di altro..

Ha un PIL addirittura inferiore a quello di una regione tedesca come la Baviera e non soltanto adesso a causa della crisi, ma da diversi decenni. La Grecia non è mai stata competitiva o all’altezza degli altri paesi europei.

Comunque torniamo al referendum, se dovesse vincere il SI, ossia rimanere all’euro? Intanto nuove elezioni politiche molto probabilmente visto che Tsipiras sostiene il contrario, oppure rimane attaccato alla poltrona? “italian style”??

Nuove tasse e lotta alla corruzione e all’evasione fiscale. Il debito pubblico greco, ormai tutto nelle mani delle istituzioni pubbliche europee e non dalle banche o da privati, verrebbe rinegoziato a tassi accettabili, e la BCE comprerebbe altri titoli greci e continuerebbe a tenere aperto il rubinetto dei soldi pubblici verso la Grecia fino a quando diventerà solvente, forse in un paio di anni, oppure fino al prossimo movimento no euro o ricatto istituzionale.

Nel caso in cui dovesse vincere il NO?? La Grecia sarebbe in default e non pagherà il debito ai paesi europei, allo stesso tempo uscirebbe (o sarebbe veramente sbattuta fuori dall’euro) e diventerebbe come gli altri paesi europei che non hanno l’euro, come Polonia, Ungheria, Rep. Ceca…

Ritornerebbe ad avere la dracma con un’inflazione, contro una corrente deflazione del 2%, ma gli stipendi o per meglio dire il potere d’acquisto dei greci si annullerebbe rapidamente e le banche (che non sono il demonio per definizione) non avrebbero soldi da erogare perché non li avranno, indipendentemente da vincoli dei 60 euro come in questi giorni.

Il punto di riflessione che in questi mesi non viene affrontato è proprio questo: perché la Grecia non può uscire dall’euro, mentre altri paesi europei dell’est si? certo adesso con tutti i debiti che si è fatta non sarebbe corretto, ma la Polonia può e la Grecia no?? e perché gli altri paesi hanno fatto riforme serie e strutturali, mentre la Grecia non li ha fatte nel passato e adesso non vuole nemmeno tentare di recuperare il tempo perso?

Talvolta vedo un forte bigottismo in questo europeismo; l’uscita della Grecia non vuol dire fallimento dell’UE, vuol dire fallimento della Grecia, grossa perdita per i Paesi che hanno acquistato il debito pubblico greco, che compenseranno con una tassa occulta o esplicita (come in Germania dove permane la tassa di solidarietà per la DDR), ma l’euro rimarrebbe in piedi, forse anche più forte di prima con paesi che hanno una politica seria e di rigore orientata alla crescita e lotta alla corruzione, evasione fiscale.

Non sono favorevole all’uscita della Grecia e infatti spero che i greci siano intelligenti e che votino a favore dell’euro, e che soprattutto votino per il rispetto delle regole, ma allo stesso tempo sono favorevole che anche gli altri paesi europei entrino a far parte di questo bel giochetto dell’euro.

In Italia, indipendentemente dal risultato del referendum non ci dovrebbero esserci problemi, Renzi ha detto al TG5 che gli italiani non devono avere paura…. italiani state sereni…
E’ chiaro che nel caso in cui si dovesse avverare la Grexit, soprattutto l’Italia inizierà ad avere problemi. Chi pagherà il debito greco e chi riuscirà a fermare il movimento “no euro”??

ancora qualche ora di attesa….

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