UE
Italia: 173 miliardi, 82 a fondo perduto. L‘Ue e la nuova guerra fredda
Ci siamo. La risposta (la proposta) della Commissione Europea, su mandato del Parlamento Europeo, è arrivata. Un fondo di 750 miliardi di euro, oltre i programmi già approvati (Sure, Bei, Mes, acquisto del debito da parte della BCE). Per l’Italia la proposta significa 173 miliardi, 91 di prestiti a lungo termine e 82 a fondo perduto. Una proposta fortissima, che rompe la staticità europea, e che ora passa nelle mani dei governi europei, del Consiglio.
Una risposta che arriva nei giorni della crisi più buia del continente europeo degli ultimi 70 anni. Ma una risposta che arriva anche nei giorni in cui una nuova guerra fredda sembra ormai iniziata, e di cui l’Europa sarà di nuovo campo di battaglia. Da settimane i quotidiani di tutto il mondo (NYT, FT, LeMonde, TheGuardian… poco quelli italiani) stanno narrando le criticità della nuova politica cinese, il nuovo imperialismo, la repressione di Hong Kong e lo scontro mai così acceso con gli USA. Quanto Trump stia soffiando su questo fuoco è da stabilire, ma la crisi ha imboccato la sua strada. La corsa per l‘egemonia politica mondiale, con queste leadership, è partita e la gara a chi troverà per primo il vaccino (come ben raccontato dal Financial Times la scorsa settimana) è solo una piccola Competizione di una nuova guerra tra super potenze.
L’Europa, se non vuol soccombere o ritrovarsi divisa, spezzettata e stiracchiata da una parte e dall’altra, aveva ed ha una sola chance. Superare le divisioni e i piccoli nazionalismi per guardare al futuro con una voce forte e coesa, con progetti come il Recovery Plan, il New Green Deal e la Digital Agenda, determinata ad affrontare le tante sfide che questa nuova epoca ci presenterà.
Presto vedremo se la responsabilità dei governi europei sarà all’altezza della proposta della Commissione Europea e del Parlamento Europeo.
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