UE

Il Russiagate potrebbe approdare a Bruxelles

19 Luglio 2019

La trattativa della Lega per ricevere finanziamenti dalla Russia, che in questi giorni sta creando scompiglio nella maggioranza gialloverde, potrebbe arrivare a Bruxelles a settembre.

Secondo alcune fonti, gli eurodeputati del Partito Democratico avrebbe infatti richiesto al loro gruppo parlamentare, i Socialisti&Democratici, di proporre una commissione d’inchiesta sulla trattativa che avrebbe visto coinvolti esponenti della Lega e del governo russo.

La proposta sarebbe emersa in una delle riunioni di gruppo di questa settimana, a Strasburgo, dove si è tenuta la sessione plenaria del Parlamento Europeo. L’idea è quella di proporre nella plenaria di settembre la costituzione di una commissione speciale per indagare sull’influenza della Russia sulle elezioni europee, e quindi su eventuali finanziamenti o sostegno di altra natura a partiti attivi negli Stati membri dei paesi UE.

Quello della Lega non è il primo caso del genere: già in Francia, il Rassemblement National di Marine Le Pen è stato al centro di polemiche per aver ricevuto fondi dalla Russia nel 2014, mentre  nel 2017 in Germania sono emersi i rapporti tra Alternative für Deutschland e il Cremlino. Il caso austriaco, con il governo che cade a causa di un video dove il ministro Strache sembrava disposto a pilotare appalti per aziende russe in cambio di fondi per la campagna elettorale del suo partito. Da molto tempo, inoltre, si parla di presunti legami di Arron Banks, uomo d’affari britannico tra i principali finanziatori dei comitati per il Leave al referendum sulla Brexit, e oligarchi del Cremlino.

Anche le istituzioni UE, del resto, sono da tempo vigili sulle azioni della Russia nei confronti dei partiti europei. Già nel 2016, ad esempio, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione “sulla comunicazione strategica dell’UE per contrastare la propaganda nei suoi confronti da parte di terzi”, dove si menzionava espressamente anche le “attività di disinformazione e propaganda finalizzate a mantenere o accrescere l’influenza Russa per indebolire e dividere l’Europa”. Alla risoluzione ha fatto seguito, nel 2019, una raccomandazione del Parlamento al Consiglio, alla Commissione Europea e all’Alto Rappresentante, dove si invitava a prendere una serie di misure per contrastare l’influenza russa nelle elezioni europee all’epoca imminenti.

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