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Il cattolico Martin Mc Guinness e quell’amicizia con il protestante Paisley
Quando Jan Paisley morì Martin McGuinness gli rimase accanto fino alla fine. La moglie racconta che lo fece ridere e divertire cercando di alleviare la sua sofferenza. Paisley era il reverendo protestante, politico lealista che arrivò ad affermare “Il Papa è l’anticristo”. Mc Guinness il cattolico di Derry, ex membro dell’Ira, leader dello Sinn Féin fino a gennaio 2016. Uno dei primi messaggi di cordoglio arrivati questa mattina ad Derry alla famiglia di Mc Guinness morto a 66 anni dopo una fulminea malattia, che gli ha divorato gli organi vitali in poco tempo, è stato proprio quello della famiglia Paisley. Bernadette, la moglie di Martin ha dichiarato alla stampa che la famiglia Paisley in questo difficile passaggio non è stata da meno di quanto fece il marito tre anni prima.
Questa insolita amicizia di due militanti politici su fronti opposti è di certo oggi la testimonianza più importante che spiega come dopo il 1998 Mc Guinness e Paisley alla pace hanno creduto veramente. Di fronte ai numerosi messaggi che oggi sono circolati sui social per ricordare il coinvolgimento di Mc Guinness nella lotta armata il figlio di Paisley, Jan Paisley junior, deputato nella circoscrizione di Armagh, ha voluto affermare che del contributo di Martin in Irlanda del Nord più che il passato conta quello che è stato il suo presente i suoi ultimi anni di vita. L’altra figura storica dello Sinn Féin, anch’egli comandante dell’Ira durante i Troubles Gerry Adams, parlando questa mattina alla radio nazionale della Repubblica d’Irlanda Rte ha affermato che Mc Guinness non andò verso la guerra: fu la guerra che andò verso di lui. Bisogna comprendere profondamente Derry e il ghetto cattolico del Bogside, dove negli anni 60 dimoravano la povertà e l’esclusione sociale e veniva perpetrata una violazione dei diritti civili per capire perché Mc Guinness abbraccio’ la lotta armata. Che non ha mai rinnegato neanche nel momento in cui ha deciso che un’altra era la strada da prendere. Il suo ultimo atto politico sono state proprio le dimissioni che hanno aperto la strada a uno storico pareggio tra lealisti protestanti esce in una tornata elettorale di cui ancora non si conosce il destino di governo. In quella Stormont, sede del parlamento Nord Irlandese devoluto da Londra che proprio Paisley e Mc Guinness costruirono da zero chiedendo al governo britannico di liberare fisicamente l’edificio oggi si attende di completare la partita della devoluzione in un’ottica di rispetto da parte di Londra degli accordi di pace del 98. Scacciando i fantasmi di un possibile confine, che, sono stati l’ultima battaglia di Martin: fino alla fine ha chiesto un equa reciprocità di circolazione per i cittadini della Gran Bretagna e della Repubblica. Sarebbe bello che, alla vigilia della visita di Theresa May nel suo nome e dell’amicizia con il protestante Paisley si raggiungesse l’accordo.
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