UE
Il caso Catalogna e il futuro dell’Europa
Il voto in Catalogna era previsto. La maggioranza per l’indipendenza viene malvista ovviamente dalla Spagna ma anche dall’Europa. Se per la Spagna è ‘claro’ che può solo essere vissuta male questa situazione (immaginiamo se dall’Italia si staccasse la Sardegna) è meno chiaro il rigetto europeo. “Se uscite dalla Spagna resterete fuori dall’Europa” è la minaccia per nulla velata, dello stesso tono ricevuto dalla Scozia che, dopo un entusiasmo forte su una possibile indipendenza da Londra ha poi avuto timore di confermarlo al referendum realizzato appositamente per volontà del partito di governo Scottish National Party.
Nel caso spagnolo non è possibile per via legale una separazione. La Catalogna è una delle regioni spagnole con più autonomia dal governo centrale ma negli ultimi anni è divampato un sentimento nazionalista di diversità e ostilità rispetto a Madrid. Vogliono la repubblica anziché la monarchia. La coalizione trasversale che si è formata proprio per tentare di formalizzare l’indipendenza catalana avrà ora un difficile cammino visto il muro del governo spagnolo di destra di Mariano Rajoy (ormai in scadenza, si vota a fine anno) e appunto dei piani alti europei. Un compromesso potrebbe arrivare verso una soluzione federale, che significherebbe la modifica della Costituzione spagnola. Un aumento dell’autonomia che potrebbe influire anche nel dibattito per le elezioni nazionali, in cui al momento c’è incertezza vista la fine del bipartitismo e la crescita dei due nuovi partiti Podemos e Ciudadanos.
Per quanto riguarda l’Europa la spiegazione è che l’architettura si basa ormai sul ruolo degli stati nazionali, che fanno il bello e il cattivo tempo. Nessuno degli Stati vuole separazioni in casa, né il Regno Unito, né la Spagna, né l’Italia. Ma il sogno europeo di un’Europa federale sta diventando un incubo proprio a causa degli egoismi nazionali e dell’incapacità di ragionare in ottica europea.
La capacità di pensare ad un ruolo delle regioni europee anziché degli stati potrebbe dare nuovo impulso alla formazione di un’Europa rinnovata. Esistono già le macroregioni europee, che uniscono aree di stati diversi, che collaborano per lo più a livello economico. Quindi non è impossibile pensare di far parte di un’Europa più che dell’Italia, basta solo desiderarlo e volerlo realizzare. Si potrebbe così ripensare anche il ruolo dell’Euro, moneta ormai disprezzata da molti cittadini europei.
Immagine via Wikipedia sotto licenza Creative Commons
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