
UE
Europa: nave sanza nocchiere in gran tempesta
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello! ¹
Questi sono i celebri versi con cui Dante inizia la cosiddetta invettiva all’Italia del sesto canto del Purgatorio. Come è noto il tema dei sesti canti della Commedia è la politica. Nel Purgatorio l’orizzonte è quello d’Italia, terra diventata sede del dolore e delle lotte intestine; i Comuni si ribellano all’Impero, incapace di garantire un ordine universale, e lottano tra loro per l’egemonia locale. Ma nemmeno all’interno delle mura cittadine regna l’armonia perché imperversano contrasti tra fazioni e partiti politici.
L’accusa del sommo poeta risulta in queste settimane molto attuale ma può essere estesa all’intera Europa: una nave che si trova ad affrontare la tempesta del mondo contemporaneo e delle sfide globali senza un timoniere e senza una rotta.
La mancanza di una visione politica comune e l’incapacità di conciliare le divergenze tra Stati si sono manifestate palesemente nella questione della guerra in Ucraina. L’Unione europea è stata tagliata fuori dai negoziati mentre in qualche modo cerca di non far mancare il suo supporto a Zelensky e al suo Paese.
Il tentativo di rimediare in extremis è stato goffo e, ancora una volta, in ordine sparso. Il presidente francese Macron riunisce i leader dei principali Stati europei a Parigi, parte la coalizione dei “Volenterosi”: tanti membri Ue (ma non tutti) e il Regno Unito. Poi è la volta del Consiglio europeo: anche qui tante voci agli antipodi, da chi vorrebbe interrompere i finanziamenti a Kiev a chi pensa di inviare soldati.
La riunione successiva è a Londra, su iniziativa di Starmer. Il Regno Unito – a cinque anni dall’uscita ufficiale dall’Unione – sembra essere tornato a interessarsi delle questioni del continente; guarda che forse, sotto sotto, si stiano un po’ pentendo di quella scelta.
Ma pure all’interno della coalizione dei Volenterosi le opinioni sono diverse: soldati si soldati no, cedere o non cedere territori alla Russia, fare una tregua o continuare a combattere. Nel frattempo il 6 marzo il Consiglio europeo ha approvato un pacchetto da 800 miliardi per il piano Rearm Europe volto a potenziare la Difesa comune europea: come questa Difesa sarà attuata lo scopriremo.
Non aiuta di certo la sovrapposizione parziale tra membri dell’Ue e della Nato: quest’ultima si sente spesso nominare per il suo ruolo storico nei rapporti con l’Unione Sovietica prima e la Russia poi ma sembra aver perso terreno a favore della prima. Nella Nato inoltre vi è un fattore imprevedibile rappresentato dagli Stati Uniti, o meglio da Trump.
In questo contesto geopolitico di assoluta incertezza auspichiamo che l’Unione Europa ritrovi la strada dell’unità e riprenda quel cammino di coesione che, partendo dalla Ceca, l’aveva portata fino a Maastricht e a Schengen per poi bloccarsi. Proprio come Dante, che nel suo viaggio letterario passa dall’Inferno e dal Purgatorio, speriamo che anche noi europei attraverso le difficoltà torneremo presto “a riveder le stelle”.
1 Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio VI 76-78
Devi fare login per commentare
Accedi