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Grecia, Tsipras al bivio: vecchie alleanze o coalizione col centrodestra?
SYRIZA ha vinto, e ha vinto bene. Questo dice 38% circa delle schede scrutinate, che da al partito di Tsipras il 35,5% delle preferenze. Nea Dimokratía arriva al 27%, e Chrisi Avgí al 7,3. Se tali restano i risultati, si confermano le previsioni dei giorni scorsi, solo le proporzioni sono ben diverse da quanto si attendeva, cioè il crollo di consensi per SYRIZA. Significa anche che SYRIZA ha saputo convincere i suoi sostenitori ad andare – tutti – a votare: il dato dell’astensione, ancora non ufficiale, la dava per molto alta, ma tocca appunto ben poco il risultato di SYRIZA, che alla scorsa elezione in gennaio prese il 36%. L’astensione, ora, è arrivata al 45%.
Tsipras e Kammenos hanno già parlato, e si incontreranno stasera: un nuovo governo SYRIZA – ANEL (greci indipendenti), cioé identico al precedente, è con questi risultati altamente probabile. Quello che che ha detto il popolo greco, tuttavia, è una cosa diversa: che due partiti hanno perso insieme più del 50%, e quindi una grande coalizione SYRIZA-ND, politicamente inverosimile, sarebbe il risultato più rappresentativo della volontà dell’elettorato. Le prime dichiarazioni dei rappresentanti di SYRIZA servano escludere però le possibilità di collaborazione con Nea Dimokratía o altri partiti.
E’ vero d’altra parte che un eventuale governo SYRIZA-ANEL potrebbe essere altamente instabile. Tsipras ha voluto votare ora, a un mese dalle sue dimissioni, perché a breve i greci dovranno affrontare scadenze fiscali derivanti dal nuovo accordo con i creditori. Misure molto dure in particolare con i proprietari di immobili, e misure che avrebbero reso molto impopolare il governo di SYRIZA. Quando SYRIZA e ANEL si troveranno a implementare il memorandum, sarà difficile farlo digerire ai propri elettori, a meno di un grande lavoro di rielaborazione di contenuti politici – cosa che di solito si fa prima delle elezioni.
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