Benessere
Se la coppia scoppia a chi vengono affidati gli animali domestici?
Il Governo spagnolo di Pedro Sánchez, lo scorso 5 gennaio, grazie anche al supporto di Podemos, ha approvato una legge che punta a garantire le migliori condizioni di vita agli animali appartenenti ad un determinato nucleo familiare, considerati esseri dotati di sensibilità e quindi non accomunabili ad oggetti privi di un’anima.
L’avvocato Lola Garcia, ha affermato come gli animali domestici, facciano parte a tutti gli effetti della famiglia e che, ogni qualvolta si verifichi una separazione, le loro sorti vadano decise in maniera civile ed avveduta come quelle di ciascun membro di casa. Lo stesso avvocato Garcia, con il suo studio legale Rights&Animal, ad ottobre 2021, ha ottenuto una pronuncia storica da parte del tribunale, che traccia positivamente i diritti degli animali in terra iberica.
Infatti, una coppia non sposata residente a Madrid, dopo essersi detta addio, aveva chiesto la decisione del tribunale per stabilire chi dovesse avere in affido il cane. La sentenza del giudice adito, ha disposto che, entrambi i componenti della coppia, fossero legalmente responsabili e che si sarebbero dovuti alternare mensilmente per stare con l’animale.
Sicuramente questo caso farà giurisprudenza. La legge in oggetto, pronunciata lo scorso 5 gennaio, prevede specificamente che il proprietario dell’animale debba “garantire” il benessere dello stesso, perdendo automaticamente la custodia in caso di episodi di maltrattamenti. Spetterà quindi ad un giudice, valutare e stabilire con quale membro della coppia l’animale in questione potrebbe continuare a vivere nelle migliori condizioni per la sua serenità. I parametri su cui verterà la scelta mirano ad analizzare la stabilità economica, non trascurando un dettaglio significativo come l’aver già ottenuto l’affidamento dei figli, laddove ve ne siano, in modo tale da non distaccarsi dal proprio amico a quattro zampe, cane o gatto, ma anche pesci rossi e tartarughe.
La parte che ha una situazione finanziaria migliore, o ha già ottenuto la custodia dei figli, avrà quindi maggiori possibilità di poter continuare a vivere con il proprio cane, gatto, tartaruga o pesce rosso o volatile.
Al centro di tante controversie disputatesi nelle aule di tribunale, per stabilire la custodia dei fidi animali, anche la Spagna, finalmente, dopo la Francia, la Germania, la Svizzera, l’Austria ed il Portogallo, che hanno sdoganato l’argomento già nel 2015, intraprende una direzione netta a sostegno dei diritti di questi straordinari esseri senzienti, introducendo una significativa modifica al codice civile nazionale.
Una svolta etica e civica che è stata realizzata grazie alla comunione di intenti da parte di tutte le forze politiche, e non solo quindi dal Partito Socialista al Governo, ma anche attraverso il sostegno di quella frangia social-democratica di ispirazione ecologista che anima le battaglie civili più importanti sotto il profilo dei diritti umani ed animali. L’interrogativo, mosso anche da un auspicio che molti altri paesi della Unione Europea possano seguire il modello legislativo adottato da ultimo in Spagna è questo: “Perché non preoccuparci di tenere a cuore anche il sorriso dei nostri animali a quattro o a due zampe, quando determinati percorsi della nostra vita di relazione si interrompono o subiscono delle modifiche inevitabili? Così, come loro dispensano a noi giornalmente i loro sorrisi migliori, manifestandoci amore incondizionato?”.
Non dimentichiamo mai che anche l’uomo è un animale che ride, forse in maniera un po’ meno innocente di quanto non facciano i nostri cani, gatti, pesci rossi, tartarughe, uccelli, ecc.
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