Germania
Anche l’Italia insegna qualcosa alla Germania
Anche in Italia si parlò del furto dal museo berlinese Bode nel marzo del 2017 della Big Maple Leaf, una moneta d’oro di 100 chili con l’effige della sovrana inglese e l’iscrizione di un valore nominale di 1 milione di dollari. Non è mai stata ritrovata e probabilmente è stata fusa per commercializzarne il metallo prezioso equivalente press’ a poco a 3,7 milioni di euro. Il colpo è stato tuttavia attribuito a 3 componenti di un clan criminale di origini arabe sul quale gli inquirenti già indagavano dopo un furto in una banca a Mariendorf, nella parte orientale della capitale tedesca nel 2014. All’istituto di credito Sparkasse furono sottratti circa 9 milioni di euro. Uno dei malviventi fu condannato ma la refurtiva rimase introvabile. Ciò nonostante un componente della famiglia R. che fino a quel momento recepiva i sussidi di disoccupazione incominciò improvvisamente a comprare immobili attraverso dei prestanome. Gli investigatori individuarono proprietà in Libano.
L’emittente berlinese rbb ha riferito giovedì 19 luglio che in un’operazione in largo stile sono stati sequestrati al clan 77 immobili per un valore pari a circa 10 milioni di euro che gli inquirenti ritengono proveniente da attività criminale e iscritte nel registro degli indagati per riciclaggio 16 persone, lasciate però a piede libero. L’operazione è stata resa possibile grazie alla riforma legislativa del sequestro patrimoniale (Vermögensabschöpfung) entrata in vigore dal 1° luglio 2017 con cui la Germania intende avvicinarsi all’esempio italiano che consente il sequestro dei beni di incerta provenienza finanziaria alle famiglie mafiose anche quando non possa essere direttamente provato che essi siano frutto di un reato specifico. L’emittente berlinese riferisce che almeno uno degli indagati abbia tuttavia presentato un’istanza di opposizione al sequestro.
Al clan familiare colpito si ascrivono centinaia di crimini soprattutto nel distretto di Neukölln, da ruberie in negozi di arredamento ai furti d’auto, fino alle truffe a stazioni di benzina; alcuni componenti sono anche sospettati di avere percosso un uomo a Britz, un quartiere di Berlino appartenente al distretto di Neukölln. Molti membri del clan sono ancora in età giovanile ma niente affatto redenti neanche dopo avere subito condanne di mesi di carcere minorile, ha indicato all’emittente il consigliere comunale per gli affari giovanili e la salute Falko Liecke (CDU).
Immagine di copertina: Pixabay, https://pixabay.com/it/berlino-crepuscolo-tramonto-cielo-3523898/
© Riproduzione riservata
Devi fare login per commentare
Accedi