Medio Oriente
Aleppo continua a bruciare
Dallo scorso febbraio – quando si è iniziato a parlare di tregua in Siria – ad Aleppo le cose non sono affatto migliorate.
Preparati in precedenza al blocco dei rifornimenti, gli abitanti di Aleppo la scorsa settimana hanno visto cancellare la preghiera del venerdì: questo non era mai capitato dall’inizio della guerra. Un dottore di “Medici senza Frontiere” ritiene che in città siano rimasti non più di 40 medici, per una popolazione che conta decine di migliaia di civili.
Il ruolo di Aleppo nella guerra in Siria – The Guardian
Il 27 aprile scorso, ad Aleppo è stato colpito l’ospedale di Al Quds: in quell’occasione è stato ucciso Muhammad Waseem Maaz, il pediatra più qualificato della città. L’ospedale faceva riferimento a “Medici senza Frontiere” e questo sembrava aver portato attenzione e sdegno anche in Europa. Purtroppo, non molto è cambiato.
Una nuova parziale tregua è stata indetta il 29 aprile in Siria, escludendo la città di Aleppo: data l’importanza della città negli scontri in atto – essendo circondata sia dai soldati di Assad, sia dai ribelli – è stata esclusa dalla tregua.
Tregua parziale in Siria, ad esclusione di Aleppo – New York Times
Sul gruppo di facebook “Il gattaro di Aleppo” – un soccorritore di nome Mohammad Alaa Aljaleel (Leggi la sua storia su “Gli Stati Generali”) – siamo costantemente informati di come va in città, anche a causa del lavoro di Mohammad. Ieri, un missile ha colpito un edificio nei pressi dell’ambulanza sulla quale si spostavano Alaa e il fratello: sono fortunatamente rimasti illesi, ma il veicolo ha il motore fuori uso.
Tutto il gruppo aveva contribuito, ognuno secondo le proprie possibilità, ad acquistare una autovettura di colore bianco, grande e resistente, da adattare come ambulanza. È un duro colpo vedere distrutto qualcosa per cui si è gioito tanto e lavorato tanto.
Ascolta il podcast dell’intervista a Alessandra Abidin su Radio Popolare
Questo è uno dei momenti in cui tante storie personali incontrano la Storia, e – forse – possono fare qualcosa per cambiarla.
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