Geopolitica

Un grazie alla Romania per la pace in Europa (senza dimenticare il passato)

18 Novembre 2022

La guerra in Ucraina, si è caratterizzata per un forte esodo di profughi, che dalle zone di guerra cercavano riparo in altre Nazioni dell’Europa. La Polonia ha mostrato uno slancio straordinario verso queste povere persone in cerca di pace.

Anche un’altra Nazione ha mostrato all’Europa due cose: la prima, il fatto di saper gestire in modo professionale e qualificato le frontiere esterne dell’Unione; la seconda, la vera indondole del suo popolo.

Mi riferisco alla Romania, da anni “parcheggiata” fuori dalla zona Schengen, senza ragioni reali e in passato addidata al pubblico ludibrio in Italia con titoli di cui molti, forse dovrebbero chiedere scusa. Nei primi mesi di guerra in Ucraina non si sono sprecati gli elogi verso il sistema di accoglienza della Romania, alla gara di solidarietà che la comunità rumena (anche in Italia) ha organizzato in favore dei profughi.

Ma tutto questo elogio mi lascia l’amaro in bocca. Ho sempre difeso la Romania e la sua comunità, soprattuto quando prenderne le difese era visto con diffidenza e, osiamo dire le cose come stanno, con ostilità.

Un noto giornale nel 2007 titolava “Romeni e violenza” e un’ altro ancora “L’invasione dei Romeni”. Mi domando tutti coloro che accusavano i rumeni (in quanto tali e senza fare distinzione) oggi forse ne conoscono il vero volto. Ritengo che sarebbe opportuno anche fare ammenda di quanto si disse nel lontano 2007. Non passava giorno in cui una assurda ed ingiustificata “rumenofobia” impazzava sui giornali e nelle televisioni.

Prima di elogiare oggi la Romania per l’accoglienza dei profughi ucraini, per il suo equilibrio all’interno dell’Alleanza Atlantica e dell’Unione Europea, dovremmo forse scusarci con la comunità rumena. Ricordo bene, le richieste (assurde) di cacciare l’ambasciatore rumeno dall’Italia, la grande capacità della diplomazia rumena e delle comunità rumene di proporre il vero volto di questo popolo che giunse, persino a realizzare degli spot pubblicitari per contrastare il sentimento di paura verso questo popolo.

Io dico grazie alla Romania, come lo dicevo allora ma, molti dovrebbero ricordare le difficoltà che questa comunità dovette passare dal 2007 in avanti. Non dimentichiamoci mai, che la Romania è un modello per l’Europa. Fu la prima Nazione ad adottare un editto di tolleranza religiosa, è tutt’ora un possibile modello per la stabilità in Ucraina visto il modello di sapiente gestione delle varie minoranze nazionali.

Per questo dico grazie alla Romania per il suo sforzo di essere, anche in questo frangente il ponte naturale tra Oriente ed Occidente dell’Europa, il limes, dell’occidente ed allo stesso tempo il ponte con l’oriente.

Marco Baratto

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