Geopolitica
UE senza Meloni? in ogni caso non se ne potrà fare a meno
Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati.
Un attacco contro una sinagoga e una chiesa ortodossa a Derbent e Makhachkala, nel Daghestan, ha provocato almeno 15 morti e 25 feriti. A distanza di quattro mesi dalla strage del Crocus Hall di Mosca, quindi, la Russia si ritrova ancora sotto scacco del terrorismo. Anche in questo caso, con ogni probabilità, di matrice islamica. Sarebbe stato ucciso anche un sacerdote della Chiesa ortodossa russa. I terroristi sono entrati in azione nelle due città, la capitale Makhachkala e Derbent, che sono distanti oltre 100 chilometri. (Il Fatto Quotidiano)
Otto palestinesi sono rimasti uccisi in un attacco aereo israeliano contro una scuola vicino a Gaza City utilizzata per distribuire aiuti. Secondo l’esercito israeliano il sito in realtà veniva usato da militanti di Hamas e della Jihad islamica. Almeno 42 morti e molti feriti, ieri. Per lo Stato ebraico l’obiettivo era il capo del dipartimento operativo di Hamas, Raad Saad. I pesanti combattimenti nella città di Rafah “sono quasi finiti”, ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. (Repubblica)
Urne chiuse e spoglio in corso nei centocinque comuni chiamati al voto per i ballottaggi delle elezioni comunali. Il centrosinistra si è aggiudicato la vittoria a Firenze, Bari, Potenza, Campobasso, Perugia, Vibo Valentia e Cremona, mentre il centrodestra è costretto ad accontentarsi Caltanissetta, Lecce, Urbino, Rovigo e Vercelli. (Il Giornale)
La Presidente del consiglio italiana, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi Viktor Orban, il premier dell’Ungheria – Paese che dal primo luglio deterrà per sei mesi la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea. Nelle dichiarazioni congiunte, Meloni ha sottolineato di condividere le priorità indicate da Budapest per il semestre europeo, a partire dalla lotta alla denatalità. (La Stampa)
Julian Assange ha accettato di dichiararsi colpevole ammettendo di aver commesso un reato legato alla rivelazione di documenti riservati americani. Wikileaks: “Ha lasciato il carcere di massima sicurezza di Belmarsh dopo avervi trascorso 1901 giorni. Gli è stata concessa la libertà su cauzione dall’Alta corte di Londra ed è stato rilasciato nel pomeriggio all’aeroporto di Stansted, dove si è imbarcato su un aereo ed è partito dal Regno Unito”. (Fanpage)
Dai risultati delle amministrative è emersa con decisione la carica delle sindache donne. Nei capoluoghi erano appena otto, ora sono sedici, considerate ancora poche, solo il 14% del totale, ma tutte concordano sulle motivazioni che tengono lontane le donne dall’impegno politico: “Il problema è il welfare”. (Repubblica)
La Premier Giorgia Meloni va all’attacco sulle manovre politiche che anticipano il vertice. Contesta l’esclusione dell’Italia dalla scelta dei vertici (dalla Commissione alla presidenza del Parlamento) e parla di logiche da «caminetto». Alcuni hanno sostenuto che non si debba parlare con alcune forze politiche. Le istituzioni Ue sono state pensate in una logica neutrale. Gli incarichi apicali sono stati affidati tenendo in considerazione i gruppi maggiori, indipendentemente da logiche di maggioranza e opposizione. Mattarella: “non si può escludere l’Italia”. (Corriere della Sera)
Tentativo di golpe in Bolivia, arrestati due alti ufficiali. Irruzione nei palazzi del potere mentre si trovava riunito il presidente Arce con l’intero gabinetto, almeno 12 feriti. Il ministro della Difesa boliviano, Edmundo Novillo, ha assicurato che “la situazione è già sotto controllo all’interno delle Forze Armate”, dopo il tentativo di colpo di Stato, invitando la popolazione a “riprendere le proprie attività”. (Ansa)
Primo dibattito televisivo, sulla CNN, tra i due principali candidati alla presidenza degli Stati Uniti, Joe Biden e Donald Trump. Domande su economia, inflazione, tasse e aborto, Biden è sembrato molto in difficoltà dall’inizio perdendo più volte il filo del discorso, mentre Trump, nonostante abbia detto moltissime falsità è sembrato molto più efficace. (ilPost)
Uscita anche la seconda puntata di Gioventù Meloniana, l’inchiesta di FanPage all’interno del movimento giovanile “Gioventù Nazionale” di Fratelli d’Italia. In seguito all’inchiesta, a inizio settimana, la leader di Gioventù Nazionale, Pinciano, ha consegnato la propria lettera di dimissioni dal Consiglio nazionale dei giovani, incarico istituzionale che ricopriva in quota FdI. Sono seguite le dimissioni di Flaminia Pace, Consiglio nazionale dei giovani, ed Elisa Segnini, capo segreteria di Ylenja Lucaselli, capogruppo del partito in commissione Bilancio alla Camera. (Domani)
Nomine Ue, il no di Meloni: e su von der Leyen si astiene. La premier: «Vergognoso se ce la facessero pagare»
Passano a maggioranza gli incarichi: Von der Leyen di nuovo Presidnete, Costa guiderà il Consiglio, Kallas agli Esteri. Bocciata l’ipotesi di dare il via libera senza una vera votazione. (Il Messaggero)
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