Le terre rare, cosa sono, a cosa servono, perchè sono al centro di una lunga guerra commerciale

Geopolitica

Terre rare: cosa sono, a cosa servono e perché sono strategiche per il futuro

15 Aprile 2025

Da anni, con sempre maggiore frequenza si parla di terre rare. Ora tornano prepotentemente al centro del dibattito globale dopo l’imposizione dei dazi da parte di Trump. Ma cosa sono le terre rare?
Le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici della tavola periodica, noti come lantanidi, cui si aggiungono scandio e ittrio. Nonostante il nome, non sono particolarmente rari nella crosta terrestre: alcuni, come il cerio, sono più abbondanti del piombo. Tuttavia, si trovano raramente in forma pura o in concentrazioni economicamente sfruttabili, da cui deriva il loro nome.
Questi elementi presentano proprietà magnetiche, luminose e catalitiche uniche che li rendono fondamentali per molte tecnologie moderne e per la transizione energetica. La difficoltà principale non sta tanto nella loro estrazione, quanto nella complessità della raffinazione e separazione, poiché si trovano spesso mescolati tra loro e con materiali radioattivi come il torio.

Quali sono e a cosa servono

Le terre rare si dividono in due gruppi: leggere e pesanti. Le leggere (come lantanio, cerio, praseodimio e neodimio) sono più comuni, mentre le pesanti (come europio, disprosio, terbio e lutezio) sono più rare ma spesso più strategiche.
Neodimio: usato per magneti permanenti in turbine eoliche e motori elettrici.
Disprosio: migliora la resistenza al calore nei magneti al neodimio.
Lantanio: utilizzato in lenti ottiche e batterie ricaricabili.
Cerio: impiegato nei convertitori catalitici.
Europio e Terbio: per fosfori in schermi LED.
Ittrio: nei laser e nei materiali ceramici.
Il ruolo cruciale di queste materie prime nei settori high-tech, difesa, energia rinnovabile e automotive fa delle terre rare un vero “oro tecnologico”.

I principali produttori nel mondo

Attualmente, la Cina domina la produzione globale di terre rare: controlla oltre il 60% dell’estrazione e oltre l’80% della raffinazione mondiale. Oltre alla Cina, anche Stati Uniti (miniera di Mountain Pass), Australia (Mount Weld), Myanmar, India, Brasile e Russia hanno riserve significative. L’UE è quasi totalmente dipendente dalle importazioni, e sta promuovendo progetti per sviluppare miniere e impianti di riciclo.

Terre rare e geopolitica dei dazi

Le terre rare sono sempre più centrali nei conflitti commerciali. La Cina ha usato le esportazioni come leva geopolitica: nel 2025, ha minacciato di limitare l’export verso gli USA in risposta ai dazi voluti da Trump. Questa mossa ha evidenziato la vulnerabilità delle catene di fornitura occidentali e spinto USA ed Europa a diversificare le fonti.

Sfide ambientali e sociali

L’estrazione delle terre rare ha un forte impatto ambientale: produce rifiuti tossici e può contaminare le acque. La Cina, in particolare, ha visto intere aree degradate da miniere illegali. Cresce l’interesse per il riciclo dai dispositivi elettronici, anche se la tecnologia è ancora costosa e complessa.

Conclusione

Le terre rare sono strategiche per il futuro tecnologico e sostenibile del pianeta. Il loro controllo rappresenta una sfida geopolitica di primissimo piano. Un uso responsabile e una maggiore autonomia produttiva saranno essenziali per garantire sicurezza, innovazione e sostenibilità.

Per approfondire
Rare earth elements: A review of applications, occurrence, exploration, analysis, recycling, and environmental impact
Understanding Rare Earth Elements as Critical Raw Materials
Rare Earth Elements (REE): Origins, Dispersion, and Environmental Behavior
Toxic Effects of Rare Earth Elements on Human Health: A Review
Rare Earth Elements: Overview of Mining, Mineralogy, Uses, Sustainability, and Environmental Impact

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