Geopolitica

Sarà la vanità di Sarkozy a far vincere Marine Le Pen?

19 Novembre 2016

L’ottusa candidatura di Hillary Clinton ha fatto vincere Trump negli USA. L’Hillary Clinton di Francia potrebbe essere Nicolas Sarkozy.

I sondaggi, si sa, valgono ormai poco. Resta il fatto che un candidato in vantaggio di molti punti ha più probabilità di vincere di uno con un vantaggio risicato.
E, in questo senso, i sondaggi per le presidenziali francesi del 2017, parlano chiaro.

Marine Le Pen passerà agilmente il primo turno, probabilmente vincendolo e forse arrivando al 30% dei voti.

Al secondo turno, sarà il ballottaggio a decidere il prossimo Président de la République.
Là, molto dipenderà da chi Le Pen avrà come avversario.

Se si tratterà del Presidente uscente Hollande, la candidata del Front National potrà già iniziare a organizzarsi per trasferirsi all’Eliseo. Un secondo mandato Hollande, al momento, è decisamente improbabile. Stesso destino di sconfitta verrebbe riservato all’altro socialista, Valls.

Più probabilmente, però, l’avversario di Marine Le Pen verrà dal centro-destra francese, l’ex UMP, che ora si chiama ‘Les Républicains’.

Questa domenica (20.11) e domenica prossima (29.11) si svolgeranno proprio le primarie per decidere il candidato dei Repubblicani. Anche le primarie saranno in due turni.
Su sette candidati, sono tre i possibili vincitori: Alain Juppé, Nicolas Sarkozy e François Fillon.
Juppé sembrava in testa, ma Fillon è in rimonta, mentre Sarkozy è in mezzo. Alla fine, potrebbero decidere pochi voti.
Tutto dipenderà da chi andrà a votare.
Sarkozy è l’attuale Segretario dei Repubblicani e ha il sostegno interno del partito e di molti iscritti. Juppé e Fillon verrebbero invece favoriti da una partecipazione più ampia e meno partitica alle consultazioni.

Non solo. La differenza del sostegno alle primarie per i tre candidati vale anche in generale, per le stesse elezioni presidenziali: Sarkozy piace di più a quelli del suo partito, Juppé e Fillon piacciono di più ai francesi.

In altre parole, se Sarkozy sarà l’avversario di Marine Le Pen, le probabilità di vittoria della candidata del FN aumentano sensibilmente.
Del resto, da un po’ di tempo, Sarkozy sta rincorrendo Le Pen nei toni e nei temi. Non si capisce perché i francesi dovrebbero votare una brutta copia (lui) piuttosto che l’originale (lei).

Se l’avversario di Marine Le Pen sarà Alain Juppé, invece, è il secondo ad avere al momento un certo margine di vittoria.
Alain Juppé è un uomo dell’establishment, attuale sindaco di Bordeaux, Primo Ministro dal ‘95 al ‘97, celebre per essere stato particolarmente duro contro i sindacati, non immune a scandali giudiziari. Il fatto che, nonostante tutto, sarebbe largamente favorito al secondo turno, anche dall’elettorato socialista, la dice lunga su quanti francesi non ne vogliano proprio sapere di Nicolas Sarkozy.

Non solo, anche Fillon sembrerebbe molto più in grado di vincere contro Le Pen.
Fillon è stato Premier proprio sotto la Presidenza Sarkozy, è stato più volte ministro ed è, anche, lui, un uomo delle istituzioni al 100%. Fillon giudica Juppé troppo pronto a compromessi a sinistra e Sarkozy troppo concentrato sul tema della sicurezza e non abbastanza sulle questioni economiche nazionali.

Ma, al di là dei singoli programmi, a decidere il prossimo Presidente non sarà il rapporto dei francesi con il possibile rinnovamento del nobile spirito gaullista. La questione, si potrebbe dire, sarà emotiva, sistemica e personale.
Del resto, anche un candidato indipendente come il giovane e rampante Macron, potrebbe spuntarla meglio di Sarkozy contro Le Pen.

La domanda, quindi, nasce spontanea: perché Sarkozy deve a tutti costi candidarsi alle primarie e rischiare di perdere al secondo turno delle presidenziali?

Per quanto riguarda lui, la risposta, probabilmente, sta nella vanità, nell’ambizione insanabile e in qualche altra ossessione tipica di chi non voglia mollare la presa del potere.
Per quanto riguarda la politica concreta, invece, la risposta è uguale a molte altre nel mondo occidentale: dinamiche di partito, gruppi di potere, politica autoreferenziale, faide interne, eccetera, eccetera.

Dopo la vittoria di Donald Trump, mezza America ha detto e scritto che Hillary Clinton era la candidata sbagliata. Come se, prima della sconfitta, non si sapesse che piegarsi alle necessità del clan Clinton e della sua geometria di lobby fosse un gioco decisamente oltre il tempo massimo.

Oggi si dice che Marine Le Pen potrebbe essere la prima Trump d’Europa. E forse sarà proprio così.
Altrettanto certo, però, è che Nicolas Sarkozy potrebbe essere l’Hillary Clinton di Francia.


immagine: Wikimedia Commons, link fonte.

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