Geopolitica
Pablo Iglesias stravince e controllerà Podemos fino al 2020
Pablo Iglesias ha vinto il duello contro Iñigo Errejón nel secondo congresso di Podemos, Vistalegre II. Il leader si è imposto nella votazione degl’iscritti (si sono espressi in 155 mila) e rafforza la sua posizione di comando. Se è vero infatti che la segreteria non era in ballo, Errejón non si candidava esplicitamente a quel posto, è altrettanto incontestabile che i documenti programmatici erano alternativi, e Iglesias ha ottenuto il 60% dei rappresentanti della direzione nazionale (consejo ciudadano) e una percentuale simile sul modello organizzativo di Podemos, che resterà saldamente presidenzialistico.
Adesso Errejón, sostenitore di una linea più trasversale, potrebbe addirittura perdere la segreteria politica e la sua posizione di portavoce parlamentare. Questo, malgrado Iglesias si sia impegnato a mantenere “unità e umiltà” nel suo primo discorso da segretario rieletto. La squadra che lo affianca, in effetti, sembra intossicata da un coriaceo germe di origine russa che non ha fatto mancare, in questi mesi, espulsioni che hanno lacerato la coesione del movimento. L’immagine che ha chiuso il congresso di Vistalegre rispecchiava questo pomeriggio i nuovi rapporti di forza, con Pablo Iglesias abbracciato a Rafael Mayoral e Irene Montero mentre cantano uno degli inni tradizionali della sinistra spagnola, L’Estaca di Lluís Lllac.
La questione determinante era la composizione della direzione, che Iglesias controllerà con 37 consiglieri, a fronte dei 23 di Errejón e dei 2 degli Anticapitalisti. Ha dunque pagato la sua strategia di dichiararsi dimissionario nel caso in cui avesse perduto la votazione per gli organi interni, anche ottenendo la maggioranza per la segreteria. “Senza la mia squadra non sono nessuno”, aveva dichiarato pochi giorni fa, imponendo di fatto un voto omogeneo per leadership, direzione e modello organizzativo. I militanti, spaventati dalla possibile di uscita di scena del loro capo carismatico, gli hanno praticamente consegnato un assegno in bianco per i prossimi quattro anni.
La riconciliazione sarà difficile, dopo che sono volati insulti di stalinismo da un lato e di tradimento dall’altro, e c’è già chi sostiene che il Primo Ministro Rajoy abbia vinto due congressi in un giorno solo, in riferimento al concomitante congresso del Partito Popolare: 95% a suo favore, a proposito di percentuali sovietiche.
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