Geopolitica

Minniti: Per la pace serve un nuovo ordine mondiale non più USA-centrico

3 Giugno 2024

Marco Minniti, politico, con alle spalle una lunga esperienza di governo dove è stato Ministro dell’Interno nel governo Gentiloni e prima sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con varie deleghe nei governi D’Alema, Amato, Prodi, Letta e Renzi e attualmente Presidente della Fondazione Med-Or, nata da un’iniziativa di Leonardo Spa nella primavera del 2021 con l’obiettivo di promuovere attività culturali, di ricerca e formazione scientifica, al fine di rafforzare i legami, gli scambi e i rapporti internazionali tra l’Italia e i Paesi dell’area del Mediterraneo allargato fino al Sahel, Corno d’Africa e Mar Rosso (“Med”) e del Medio ed Estremo Oriente (“Or”), è stato ospite del think tank Dialoghi

Proprio come Presidente della Fondazione Med-Or è stato invitato dal think tank Dialoghi per discutere – assieme a Vittorio Colomba, fondatore del think tank modenese – dei nuovi equilibri mondiali in un’epoca, quella che stiamo vivendo, nella quale sembra che l’ordine mondiale, nato dalle ceneri del dopoguerra, sembra sul punto di tramontare e di lasciare il posto a nuovi equilibri, dai contorni tutt’altro che definiti.
“C’è una parte di mondo che ha deciso che vuole contare molto di più di quello che ha contato in passato. Da una parte c’è l’Occidente, dall’altra il Global South (i paesi in via di sviluppo) e tra di loro – a fare da potenziale punto di congiunzione – c’è il Mediterraneo e al centro di esso con un vantaggio geopolitico strepitoso l’Italia” ha spiegato Minniti alla numerosa platea presente ad ascoltarlo.

Durante la lunga intervista non sono mancati i passaggi sulle migrazioni “C’è un filo rosso che lega la vicenda ucraina all’area del Mediterraneo e all’Africa” ha detto Minniti che vede nel continente africano una grande opportunità per l’Europa.
“Il rapporto con l’Africa non può essere portato avanti dai singoli stati ma deve essere portato avanti a livello continentale” a attenzione – ha ammonito Minniti – “Serve un patto per sconfiggere le immigrazioni illegali e promuovere le migrazioni legali. Non possiamo affidare le chiavi delle nostre democrazie ed economie ai trafficanti di migranti. Se prospettiamo il successo dell’India i paesi africani possono vedere questo come un aspetto importante per la crescita.

L’India è il luogo d’origine del maggior numero di migranti internazionali nel mondo e secondo l’ultimo World Migration Report delle Nazioni Unite, l’India è stata il maggior destinatario di rimesse dall’estero con 111 miliardi di dollari nel 2022. Un modello chiaro quello proposto alla platea del think tank nato a Modena nel 2020 – su impulso dello studio legale ESSE-CI per mettere in relazione il mondo del diritto, dell’economia e delle istituzioni per offrire un impulso di matrice culturale – dall’ex Ministro durante il suo dialogo con Colomba.

“Una pace duratura e un periodo di stabilità in Medioriente non si otterranno mai se insieme non saremo in grado di costruire un nuovo ordine mondiale e quello che è collassato è il cosiddetto mondo unipolare quello che credeva di avere un unico punto di riferimento: gli Stati Uniti e l’Occidente” la sintesi del Minniti-pensiero sul tema dell’incontro.

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