Geopolitica
Martin Schulz alla prima prova importante con l’elettorato tedesco
Gli occhi sono puntati sulle elezioni presidenziali in Francia di oggi, però anche in Germania si tengono due votazioni per il rinnovo dei parlamenti regionali in Schleswig Holstein (questa domenica) ed in Nord Reno-Westfalia, il Land più densamente popolato, (il 14 maggio). Entrambi sono Länder a guida SPD ed i governatori uscenti Torsten Albig ed Hannelore Kraft, stando ai sondaggi, godrebbero ancora della preferenza degli elettori, ma in calo. Anche le liste legate alle loro coalizioni secondo i pronostici saranno penalizzate dalle urne. In entrambi i Länder si pronostica la fine delle maggioranze in corso.
In Schleswig Holstein la SPD governa in una coalizione con i Verdi e la Südschleswigsche Wählerverband (SSW), il partito della minoranza danese che gode della prerogativa di essere esonerato dall’obbligo di raggiugere almeno la soglia del 5% per entrare nel parlamento regionale. In Nord Reno-Westfalia la SPD è invece a capo di una giunta bicolore con i Verdi. Eccettuata una parentesi tra il 2005 ed il 2010, in cui la maggioranza venne guidata da Jürgen Ruttgers della CDU, la SPD ha governato ininterrottamente il Land, ancorché solo tra il 1980 e 1995 da sola.
I sondaggi interpretano una fase momentanea, ma i trend comunque danno adesso la CDU di Angela Merkel generalmente favorita rispetto alla SPD di Martin Schulz. Quest’ultimo si mostra rilassato, afferma che a livello nazionale la SPD era attorno al 21% prima della sua candidatura mentre ora è data già ad oltre il 29% delle preferenze. Resta di fatto però che mentre era a capo del Partito socialdemocratico il suo predecessore, l’attuale Ministro degli Esteri Sigmar Gabriel, la SPD non aveva mai perso un governatorato. Martin Schulz invece rischia di perderne due. In Schleswig Holstein infatti la CDU supererebbe di un punto percentuale la SPD, rispettivamente al 32 ed al 31% secondo i rilevamenti dell’istituto Infratest-dimap. I Verdi si attesterebbero al 12%, la FDP all’8,5% la AfD al 6% e la SSW al 3%. In Nord Reno-Westfalia (i dati sono tratti dal sito indipendente bundestagwahl-2017.com che offre l’indagine più recente ma per un quadro più completo con altri sondaggi si può vedere anche http://www.wahlrecht.de/umfragen/landtage/nrw.htm) la SPD manterrebbe invece una risicata maggioranza dello 0,5% sulla CDU (32% contro il 31,5%) perdendo tuttavia oltre il 7% a fronte di una rimonta di oltre il 5% del partito della Cancelliera. A mettere a rischio l’attuale maggioranza sarebbero soprattutto però i Verdi che si ridurrebbero perdendo il 4% attestandosi a solo il 7,3% delle preferenze. Appena lo 0,3% in più della AfD. Mentre la FDP che era sparita dal parlamento vi rientrerebbe col 12,5% dei voti diventando così essenziale per stabilire una nuova giunta. In quest’ottica sarebbe più probabile una coalizione CDU-FDP-Verdi che non invece una diversa costellazione SPD-Verdi-FdP oppure Linke se anche questi entrassero nel Landtag al 5.5% (migliorandosi del 2,5% rispetto al 2012).
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Alla fine forse non sarà così, la CDU potrebbe subire il contraccolpo delle polemiche che stanno colpendo il Ministro della difesa Ursula von der Leyen dopo lo scandalo del caso del soldato neonazista e finto rifugiato Franco A. di 28 anni. La SPD vorrebbe che il Ministro rispondesse innanzi ad una Commissione parlamentare, ma la Cancelliera Angela Merkel difende la von der Leyen e la CDU respinge la richiesta come manovra elettorale. Di fatto non solo l’estremismo di Franco A. avrebbe dovuto saltare agli occhi subito quando consegnò il suo lavoro di qualificazione -come la stessa von der Leyen ha ammesso- ma era riuscito anche a mettere da parte 1.000 munizioni non esplose di diverso calibro, sia per pistole che per fucili, compresi proiettili per creare bagliori accecanti o nebbie mimetiche, durante le esercitazioni. Abbastanza per fare un attentato od una guerriglia e soprattutto parecchie da poter suggerire che ci possa essere stata una compiacenza da parte dei superiori diretti. Si fanno strada voci che alcuni soldati sapessero che le munizioni venivano messe da parte cita la ARD. Come se non bastasse è emerso che nella caserma di Illkirch il 7 novembre 2012 fu dipinta una svastica di 4 metri sul pavimento, Franco A. vi fu assegnato però solo nel febbraio 2016. L’occasione sarebbe stata una partita di Champions League tra Bayern Monaco e la OSC Lille e portò all’interrogatorio di 20 soldati di cui 3 furono multati ed esonerati dal servizio. Nella caserma del 291mo battaglione sono stati peraltro anche adesso trovati appesi certificati e foto di soldati della Wehrmacht ed una riproduzione di una delle mitragliatrici più usate nella seconda guerra mondiale dall’esercito nazista. Tanto da indurre il Ministro von der Leyen a dover sottolineare che la Bundeswehr non è l’erede della Wehrmacht. Il Der Spiegel, ripreso da diversi media nazionali, rincara la dose indicando di aver individuato la presenza di devozionali alla Wehrmacht in una caserma a Donaueschingen nel Baden Württemberg. Qui in una vetrinetta ci sarebbero tra l’altro elmetti della seconda guerra mondiale con la notazione satirica “denazificato”. Le tendenze estremiste di destra nell’esercito tedesco d’altronde non sono una novità assoluta. I servizi segreti militari, riporta il quotidiano Süddeutsche Zeitung, starebbero verificando tra 275 e 280 casi risalenti fino al 2011. Solo nel 2016 sarebbero emersi 63 casi legati all’estremismo politico nelle truppe, per lo più di estrema destra. Gerarchie, armi ed uniformi d’altronde possono affascinare alcuni elementi. Ed il problema non è solo nell’esercito, il Bayerischer Rundfunk riporta che i permessi di porto d’armi conferiti ad estremisti di destra è quasi raddoppiato, da 400 casi nel 2014 a 750 attuali e che il Governo ha notizia che l’anno scorso in 12 casi estremisti neonazisti sono andati all’estero per partecipare ad esercitazioni paramilitari. Le aggressioni armate a rifugiati, alloggi per richiedenti asilo e volontari sono aumentate a 79 nel 2016 rispetto ai 30 episodi registrati nel 2015. C’è anche da dire che l’esercito era stato anche attraversato all’inizio di novembre dell’anno scorso da altre turbolenze, quando i servizi segreti militari annunciarono di avere smascherato 20 estremisti islamici e che altri 60 casi erano sotto esame. Secondo dati riportati dalla ARD, tra il 2007 e l’agosto 2016 erano stati individuati ben 24 militari con un retroterra islamista. La scoperta portò al cambiamento delle regole e dal 2017 i servizi segreti militari hanno l’onere di esaminare preventivamente tutti i candidati per una carriera nelle armi; mentre prima avveniva solo dopo l’immatricolazione.
Il Ministero degli Interni intanto ha disposto il ricontrollo di 2000 casi di permessi di soggiorno conferiti a cittadini siriani che erano stati elaborati dallo stesso personale che diede a Franco A. il benestare come rifugiato.
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Anche se ufficialmente senza polemiche dirette con il Ministro degli Interni Thomas de Maizière (CDU), la CSU sabato ha incoronato come proprio candidato di punta alle elezioni nazionali del 24 settembre il suo omologo bavarese Joachim Herrmann, annunciando di voler concorrere in Baviera con un programma alternativo a quello del partito di Angela Merkel. Herrmann ha sottolineato infatti accettando l’incarico, conferitogli con oltre il 98% dei voti dai delegati al Congresso del partito cristiano sociale a Germering, che è importante che se la sicurezza nazionale e la politica di immigrazione resteranno al primo posto nel dibattito elettorale la CSU mantenga un suo volto. Non proprio un annuncio amichevole alla CDU anche se non influenzerà gli elettori dei due Länder chiamati adesso alle urne.
[L’immagine di copertina è tratta dal quotidiano Junge Welt, numero unico dal 29 aprile al 1° maggio 2017]
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