Geopolitica

Macron sgomita al G7

14 Giugno 2024

Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati 

Elezioni Europee: Fdl 28,9%, PD al 24,5%, M5s 9,96%, FI 9,71%, Lega 9,11%, Alleanza Verdi Sinistra 6,64%, Stati Uniti d’Europa 3,75% Azione 3,31%. L’affluenza definitiva è sotto il 50%, è la prima volta che accade. (Corriere Della Sera)

In Francia il trionfo di Le Pen e Bardella. Macron doppiato e umiliato convoca elezioni anticipate. Terremoto in Germania: l’Afd supera Scholz, vincono i popolari della Cdf ma l’ultradestra è il secondo partito. Spagna, vincono i popolari ma non staccano il Psoe di Sanchez. Ungheria Orban resta primo ma ridimensionato. (Repubblica)

Al voto sono andati anche 29 capoluoghi di provincia, con un’affluenza del 62,61%, in calo del 5% rispetto alle precedenti elezioni. La coalizione di centrosinistra ha strappato al centrodestra i sindaci di Cagliari e Pavia e ha vinto anche a Sassari. In più ha confermato i comuni di Bergamo, Cesena, Livorno, Modena, Pesaro, Prato, Reggio Emilia. Il centrodestra invece ha vinto a Campobasso (dove governava il M5s) e si è confermato al primo turno nei comuni di Ascoli Piceno, Biella, Ferrara, Forlì, Pescara. Il totale è di 10 a 6. Le restanti amministrazioni al ballottaggio in programma il 23 e 24 giugno. (Open)

Per il Movimento 5 stelle le europee si chiudono in maniera disastrosa. Scendere sotto il dieci per cento è uno scenario che nessuno aveva previsto. Ora Conte, che si trova di fronte al peggior risultato mai portato a casa a un’elezione nazionale, deve trovare la soluzione o potrebbe essere allontanato. (Domani)

L’annuncio del presidente francese Macron, di voler sciogliere l’Assemblea nazionale dopo gli scarsi risultati del suo partito Renaissance, ha scosso Bruxelles. Secondo gli analisti, si apre così un periodo di incertezza nel processo istituzionale dell’Ue. Il presidente indice elezioni anticipate per l’Assemblea nazionale alla fine del mese, il suo futuro politico potrebbe essere influenzato dall’alleanza tra i Republicains e il Rassemblement national. (Euronews)

In Europa il Ppe ha ribadito che Ursula von der Leyen è il candidato per la presidenza della Commissione europea mentre si è tenuta la prima riunione dei popolari annunciando per il 18 giugno la candidatura della Metsola a presidente dell’Eurocamera, entrano così nel vivo le trattative a Bruxelles per la definizione dei gruppi europei e per determinare le alleanze e la composizione della nuova maggioranza. (Il Giornale)

Trovato l’accordo per un prestito da 60 miliardi all’Ucraina, per finanziare il quale i 7 Grandi useranno i profitti derivanti dagli asset russi «congelati» dopo l’invasione. Gli interessi, o extra profitti, dei 200 e passa miliardi russi sequestrati, faranno da garanzia e ripagheranno un prestito collettivo, probabilmente spalmato su dieci anni o dodici anni. (Corriere della Sera)

Rissa alla camera, il deputato dei cinquestelle è stato accerchiato e poi colpito con dei pugni menati all’impazzata dal leghista Igor Iezzi. Caduto a terra, si è sentito male e i commessi lo hanno dovuto portare via in carrozzina. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha sospeso i lavori e ha espulso Donno e il deputato della Lega Domenico Furgiuele perchè in Aula avrebbe fatto il segno della Decima Mas. Un deputato grillino avrebbe mostrato ai banchi della maggioranza la bandiera tricolore, e in particolare al ministro Roberto Calderoli. (Il Foglio)

La premier Giorgia Meloni ha accolto a Borgo Egnazia i sette Grandi, che hanno firmato il logo del vertice e posato per la foto di famiglia. L’Ucraina è al centro degli incontri con il presidente Zelensky. Accordo sugli asset russi: 50 miliardi di dollari di aiuti a Kiev. Tra i nodi irrisolti, quello del riferimento all’aborto. Macron si è detto dispiaciuto: “Abbiamo sensibilità diverse in tema di diritti”. Anche Biden fa quadrato attorno al diritto di scelta delle donne. Sul Medio Oriente il G7 sostiene il piano Usa per Gaza. (Quotidiano Nazionale).

Biden ha ribadito di non aver cambiato linea, sull’uso delle armi americane in territorio russo: «Impiegarle per attaccare le basi vicine al confine usate per aggredire l’Ucraina ha senso; colpire Mosca in profondità no». Su questo c’è stato un braccio di ferro con Zelensky, che però non è riuscito a convincerlo. Su tutto il resto però la determinazione a difendere Kiev è rimasta ferma, ed ha rimproverato la Cina «perché aiuta la Russia a procurarsi i mezzi per continuare la guerra». (Repubblica)

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