Geopolitica
L’uso delle armi divide l’UE
Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati
L’attacco di Israele anticipa Hezbollah, dal Libano 320 razzi. L’informazione era talmente puntuale che prima delle 4 dalla ‘fossa’ della Kirya, il bunker del Ministero della Difesa a Tel Aviv, il capo di stato maggiore, Herzi Halevi, ha dato il via al contropiede dal campo israeliano. Cento caccia si sono alzati in volo nello stesso momento dalle basi militari diretti verso il Libano meridionale, dove hanno bombardato e distrutto migliaia di lanciarazzi di Hezbollah in quaranta postazioni diverse, di cui molti nelle vallate e lontano dai centri abitati, stando alle dichiarazioni dell’esercito israeliano. (Ansa)
Ius Scholae, strappo di Tajani. “Non c’è nessuna possibilità che il Governo cada, ma ognuno è libero di avere delle idee e fare delle proposte. Non siamo il partito unico e io rivendico il diritto di dire quel che ritengo giusto. Poi ci possono essere delle differenze, ma io non litigo con nessuno”. Lo ha detto il Vicepremier e Ministro agli Affari esteri Antonio Tajani. “Non sarà certo il tema della cittadinanza” il focus centrale del vertice con la premier Giorgia Meloni e l’altro vicepremier, Matteo Salvini, in programma il 30 agosto, bensì “sarà la manovra, anche se io porrò il tema” assicura Tajani. Perché è una questione che “va affrontata ma, ripeto, non è la priorità di questi giorni”. (La Stampa)
Raid sull’Ucraina: 7 morti. Kiev: “Risponderemo”. E la Polonia denuncia: “Violato nostro spazio aereo”. Massiccio attacco russo con droni e missili contro l’Ucraina. Prese di mira la capitale Kiev e le infrastrutture energetiche sparse per il Paese. Il massiccio bombardamento ha avuto inizio nel cuore della notte, intorno a mezzanotte ed è proseguito dopo l’alba: si tratta del più grande attacco russo contro l’Ucraina da settimane. (Il Giornale)
L’arresto di Mister Telegram. Da anti-Putin a re del dark web. Il giallo dei rapporti con il Cremlino. Il miliardario franco-russo Durov fermato a Parigi. È accusato di frode, riciclaggio e terrorismo. Infanzia in Italia col papà, poi la fuga da Mosca. “Ha coperto pusher, pedofili e raccontato la guerra senza filtri”. (Quotidiano Nazionale)
Eriksson, un gentiluomo, un giramondo: un tecnico innamorato del calcio. Se n’è andato a 76 anni per un tumore al pancreas. Ma non ha mai smesso di essere felice di vivere e di avere rispetto per gli altri. Perché aveva la capacità di far sentire presidenti, calciatori e collaboratori parte del tutto in ogni squadra che ha allenato. “Ho avuto una bella vita. Forse troppo bella. È triste, ma è anche bellissimo. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. Sorridete. E vivetela”. (La Gazzetta dello Sport)
Conferenza episcopale. I vescovi tornano contro l’Autonomia differenziata. Il vicepresidente Savino: «Un pericolo mortale». Zaia: «C’è acredine e livore, lettura fuorviante». Il Sud ha capito che la riforma» sull’Autonomia differenziata «è un cavallo di Troia per creare due Italie: una prospera, l’altra abbandonata a sé stessa». A sostenerlo, in un’intervista a Repubblica.it, Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Ionio, vice di Matteo Zuppi alla Conferenza episcopale italiana (Cei). “Non solo avremo tante Italie quante le Regioni, ma si rischia pure un Far West tra quelle povere». (Corriere della Sera)
Il cantiere della manovra. Spunta l’ipotesi della stretta alle pensioni anticipate. Lega pronta alle barricate. Si valuta di allungare le finestre: uscite a 43 anni e 5 mesi per gli uomini, 42 anni e 5mesi per le donne. Il sottosegretario Durigon non ci sta e rilancia su Quota 41. Ma costerebbe almeno un miliardo l’anno. (Quotidiano Nazionale)
Il leader del Ppe, Manfred Weber, ieri a Roma per incontrare la presidente del consiglio e il vicepremer e ministro degli esteri Tajani, in vista della costituzione della nuova Commissione Ue a guida Ursula von der Leyen, ha aperto alla possibilità che per il candidato italiano in commissione, Raffaele Fitto, ci possa essere anche il riconoscimento di una vicepresidenza. «La struttura della Commissione Ue è nelle mani di Ursula von der Leyen. L’Italia è uno dei Paesi più importanti, Meloni e Tajani hanno preso molti voti alle Europee, a differenza di Macron e Scholz che ne sono usciti come i grandi perdenti. Io sostengo l’attribuzione di un forte ruolo per l’Italia». (Italia Oggi)
Taglio Irpef per redditi fino a 60mila euro. Ecco il piano del Governo. Oltre alla conferma della riduzione del cuneo fiscale e delle tre aliquote, avanza l’idea di una nuova sforbiciata dal 35 al 33% sulle persone fisiche. Coinvolti 8 milioni di cittadini. (Il Sole 24Ore)
L’assegno unico universale per le famiglie è alle prese con ostacoli come il calcolo dell’Isee, la procedura di infrazione europea e la sostenibilità finanziaria. A meno di due anni dal debutto dell’aiuto universale già si discute però di come mandarlo in soffitta. Il cantiere è quello della manovra di fine anno, per cui nulla sarà certo fino all’approvazione del testo di legge definitivo, ma le voci su eventuali tagli, iniziano a circolare e gli uffici tecnici sono al lavoro per trovare una quadra. (Il Sole24Ore)
Divide l’Unione europea la proposta di Josep Borrell, il capo della politica estera Ue, di togliere le restrizioni sull’uso delle armi che i diversi Paesi forniscono all’Ucraina, «L’armamento che stiamo fornendo all’Ucraina deve essere pienamente utilizzabile e le restrizioni devono essere rimosse per consentire agli ucraini di colpire i luoghi in cui la Russia li sta bombardando. Altrimenti, l’armamento è inutile» ha detto Borrell. (Corriere della Sera)
Si è concluso il vertice di maggioranza tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i vice e segretari di Forza Italia e Lega Antonio Tajani e Matteo Salvini, e il leader di Noi moderati Maurizio Lupi. Rinnovato il patto di coalizione, totale sintonia su tutti i dossier, a partire dalla politica estera, conferma di priorità come la riduzione delle tasse, il sostegno a giovani, famiglie e natalità, e interventi per le imprese che assumono, nella prossima legge di bilancio. A conclusione del vertice, confermata la candidatura di Raffaele Fitto a commissario UE. (Il Fatto Quotidiano)
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