Acqua

Le sfide dell’Acqua e degli Investimenti nel messaggio del Re del Marocco

17 Ottobre 2022

Negli scorsi giorni si è aperta, con un discorso reale, l’apertura della sessione di lavoro del Parlamento del Marocco. Questa occasione è un momento importante, in quanto il Sovrano, attraverso il suo discorso, definisce gli orizzonti che ritiene opportuno mettere all’attenzione del Governo e dei parlamentari. Il Sovrano ha posto come primo punto la problematica delle risorse idriche, non solo per fare fronte alle problematiche guardare al futuro. Il Sovrano è partito in questa riflessione partendo dalle parole della Creazione da parte dell’Onnipotente, ricordando il versetto “Noi abbiamo creato l’acqua e tutti gli esseri viventi”. Partendo da questo brano il Sovrano ha ricordato come l’acqua sia il “principio di ogni forma di vita”.

Proprio per questo è stato adottato il “piano di lotta contro gli effetti della siccità”. Un piano che potremmo dire sia tattico sia strategico. In primo lungo, esso è tattico in quanto si pone l’obbiettivo di garantire la disponibilità delle risorse idriche , sostenere l’agricoltura e gli allevamenti. Sul piano strategico , è da notare l’elaborazione del “programma nazionale prioritario dell’Acqua 2022/2027”. Un piano, quest’ultimo , che punta da un lato sul proseguimento della politica di costruzione di invasi e dighe. Ma queste strutture da sole non bastano.

La crisi idrica è divenuta, a causa della crisi climatica un problema strutturale. Da sole le nuove dighe non bastano, serve, secondo il Sovrano, uno slancio ambizioso ricorrendo all’ “utilizzo di innovazioni e nuove tecnologie nel campo del risparmio idrico e del riutilizzo delle acque reflue”, alla costruzione di impianti di desalizazzione e alla ristrutturazione della rete idrica. Un progetto ed una visione di grande respiro che, per certi versi ha una coerenza interna anche con la seconda parte del discorso reale.

In questa parte il Sovrano si sofferma sulla questione degli investimenti. Un ambito importante perchè solo attraverso la creazione di ricchezza si possono creare occasioni di lavoro per i giovani e la pace sociale. In questo ambito, il Sovrano, richiama il ruolo dei Centri Regionali di Investimento chiamati a presidiare l’intero processo di investimento e ad aumentarne l’efficienza; sono anche responsabili di fornire un migliore supporto e servizi di supervisione a beneficio dei capi progetto, fino alla loro realizzazione finale. Per questo, i CRI devono beneficiare del sostegno di tutti gli stakeholder, sia a livello centrale che regionale. Per quanto riguarda il clima imprenditoriale, le riforme strutturali intraprese sotto la nostra guida hanno migliorato l’immagine e le prestazioni del Marocco in questo settore.

Le due parti possono sembrare trattare argomenti diversi, in realtà, essi hanno un comune denominatore , ovvero la crescita ed il benessere del Marocco.

Infatti la sfida dell’acqua e della transizione ecologia possono essere anche ottime occasione di migliorare gli investimenti, molte imprese, molti enti di ricerca potrebbero beneficiare della nuova “carta degli investimenti” e collaborare in piena sinergia con le autorità del Marocco non solo a creare una economia sostenibile dal punto di vista del benessere ecologico ma anche virtuosa dal punto di vista economico.

Mi domando fino a quando l’Italia non guarderà in modo più significativo al Marocco? il Programma nazionale dell’Acqua e la sfida per assicurare nuove fonti di approvvigionamento idrico in Marocco potrebbero essere anche il terreno per una collaborazione italo marocchina più forte e un terreno per maggiori investimenti italiani in Marocco capaci di creare ricchezza e valore aggiunto per l’Italia e per il Regno del Marocco.

 

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