Geopolitica
Le frasi chiave di Martin Schulz a Berlino
Qui di seguito alcune frasi chiave dal discorso di 20 pagine di Martin Schulz di domenica al congresso del partito, cui hanno partecipato oltre 3.500 delegati ed ospiti. Il suo intervento ha convinto il presidio della SPD ad eleggerlo all’unanimità dei voti validi a presidente del partito e candidato per la corsa al cancellierato. L’intento è di offrire qui un quadro più completo ed oggettivo, pur operando una scelta dall’insieme, dei suoi argomenti.
Sulle orme di August Bebel, Otto Weis e Willy Brandt
<Mi candido alla presidenza del partito che ha ottenuto la democrazia combattendo, che ha lottato per il diritto di voto alle donne, che si è parato contro i nazionalsocialisti e per questo ha dovuto pagare un alto tributo di sangue. Mi candido alla presidenza di un partito che nella DDR era proibito, che sotto Willy Brandt negli anni ’70 ha riformato il sistema scolastico in modo fondamentale rendendolo solido per il futuro, che ha tenuto testa al terrorismo negli anni ’70, senza rinunciare alla libertà nel nostro Paese, che ha preservato il nostro Paese da una guerra illegittima in Iraq, un partito che infine ha introdotto anche in Germania un salario minimo. … La coraggiosa battaglia per libertà, giustizia e democrazia in Germania è simbolizzata da 150 anni da queste tre lettere S-P-D.>
<Sono nato nel 1955 in Nord Reno-Vestfalia nella regione delle tre nazioni tra Germania, Belgio ed Olanda. … Mia mamma era casalinga, mio padre poliziotto. Io ero un fannullone a scuola e da giovane non avevo altro in testa e non il calcio. Quando con la carriera di calciatore non ha funzionato ed abbandonai la scuola, persi l’orientamento. Tutto nella mia vita stava per andare storto. … Ed ora sono di fronte a voi. Un uomo di Würselen di umili origini. …Mi candido per un ufficio che uomini eccezionali hanno svolto prima di me. >
<Non presenterò alcun discorso programmatico oggi, per questo avremo alla fine di giugno un congresso a Dortmund. Là presenteremo il nostro programma. Un programma di governo che alla fine è il risultato di un lavoro quasi biennale. … Ma una cosa posso già anticiparla: nel nostro programma si tratterà di giustizia, rispetto e dignità.>
Solidarietà sociale spalla a spalla coi sindacati
<Se non ci occuperemo noi di far sì che in questo Paese ci sia più giustizia, non lo farà nessun altro.>
<Chi in questo Paese lavora duro … si impegna, è presente per i propri genitori od i propri figli, chi in questo Paese sfacchina e si attiene alle regole, merita il nostro rispetto.>
<È il partito socialdemocratico tedesco che deve fare sì che ciascuna singola persona, ogni uomo, ogni bambino, ogni donna sia al centro del nostro agire. Desidero che il singolo individuo ottenga rispetto.>
<Stessa paga per lo stesso lavoro nello stesso posto, per uomini e donne, analogamente all’est ed all’ovest. … Questo raggiungeremo in questo Paese insieme ai sindacati. >
<Il termine nei contratti di lavoro senza una ragione concreta, dev’essere messo al banco di prova. Con i sindacati chiariremo: l’abuso del lavoro interinale è tanto inaccettabile quanto l’impedire che lavoratori e lavoratrici fondino un consiglio di fabbrica. E del pari vogliamo estendere la partecipazione decisionale per le questioni attinenti la formazione. Sono questioni di giustizia.>
<Centinaia di migliaia in questo Paese si impegnano quotidianamente per la collettività, hanno aiutato i rifugiati o si sono impegnati nei partiti, nei sindacati o nelle chiese. Migliaia lottano con iniziative contro le nuove destre, o semplicemente si impegnano in società sportive o nel loro quartiere od in qualche organizzazione in cui le persone si riuniscono. … Noi dobbiamo essere gli alleati di queste persone. … Le persone in questo Paese devono percepire una cosa … che ogni singolo destino conta, ognuno è importante. … Nessun bambino è lasciato indietro. Ogni bimbo è un componente prezioso della nostra società. Ogni uomo, ogni donna, deve percepire una cosa: che non può più essere come spesso ci viene obiettato: io mi attengo alle regole, io do il mio contributo nel lavoro ed oltre, nella società, nell’associazione, nel partito, nel sindacato, non importa dove, ma per voi non conto nulla. Voi non vi interessate per me, del mio destino. Io vi sono indifferente. Questo sentimento diffuso è pericoloso per la democrazia.>
Solidarietà agli operatori dei servizi di pubblica utilità
<Ritengo giusto … che Heiko Maas (Ministro della Giustizia) abbia presentato un disegno di legge affinché attacchi a poliziotti, pompieri o sanitari siano puniti con più severità. … Abbiamo bisogno di maggiore coesione e nuovamente di più rispetto in questa società.>
Pensioni, lavoro ed investimenti sociali alle famiglie
<Vogliamo assicurare le pensioni, e far sì che chi ha lavorato tutta la vita anche nella vecchiaia ne possa vivere dignitosamente.>
<Vogliamo creare in questo Paese le condizioni idonee per imprenditori ed imprenditrici impegnate … proprio nel settore della digitalizzazione gli imprenditori medio-piccoli hanno bisogno del nostro aiuto, sia nelle infrastrutture e qui in particolare nelle zone di campagna … o per la definizione di quadri legislativi, di cui hanno necessità per la sicurezza di modelli di affari in futuro, per realizzare ed accrescere i posti di lavoro.>
<Vogliamo sostenere le associazioni e coloro che si impegnano nella società civile. … Arte e cultura appartengono al centro della società e non sono un fenomeno ai margini.>
<Per molte persone, in molte famiglie è procrastinato il momento in cui hanno dei figli … Contemporaneamente però si devono ancora occupare dei loro figli … d’altra parte anche i loro genitori sono già così anziani che hanno bisogno di attenzioni … Questo carico triplice è nuovo. … Se investiamo nelle scuole, nelle università, negli asili, se d’altro canto investiamo nell’assistenza sanitaria, per più personale, per personale più istruito e meglio formato, che ha più tempo per chi ha necessità di assistenza, se realizziamo questi sgravi, alleggeriamo queste famiglie. Sono sgravi per il ceto medio che lavora nel nostro Paese. Per questo: investire e ciò che dovremo fare nei prossimi anni.>
Gratuità scolastica
<Noi … vogliamo che l’istruzione sia gratuita. … Vogliamo che per coloro che lo desiderano ci sia il diritto ad un posto in scuole a tempo pieno. … È nell’interesse della conciliabilità tra famiglia e lavoro dei genitori e maggiore uguaglianza di possibilità per i figli. …. Vogliamo che istruzione sia inclusiva. … Vogliamo che lo Stato federale partecipi al risanamento ed ammodernamento degli edifici scolastici.>
Un solo attacco diretto alla CDU-CSU
<L’Unione promette l’eliminazione del supplemento di solidarietà: sono 20 miliardi di entrate tributarie in meno all’anno. Poi il Ministro delle Finanze promette riduzioni fiscali per 15 miliardi di euro. … D’altra parte annuncia il suo segretario di Stato parlamentare, che la difesa sarà aumentata di 20 miliardi all’anno e contestualmente dovranno essere ridotte le spese sociali. … Questo è il regalo elettorale della CDU/CSU e sono miliardi che mancheranno per importanti investimenti futuri.>
Due novità: l’orario di lavoro per la famiglia e la riqualificazione professionale
<Dobbiamo trovare perciò una risposta come possa coniugare una famiglia il triplice carico “educazione dei figli, assistenza dei genitori e successo professionale” … Concretamente parliamo di come possiamo consentire una maggiore flessibilità per coniugare le diverse sfide … Abbiamo bisogno di un orario di lavoro per la famiglia. Questo concetto verrà presentato da Manuela Schwesig (Ministro della famiglia) per il nostro partito nelle prossime settimane.>
<… in un mondo del lavoro in rapida trasformazione dobbiamo rendere possibile attraverso la qualificazione (professionale) di riavere accesso al mercato del lavoro alle persone che ne sono uscite. Sono questioni di rispetto e buon senso economico. … Perciò trasformeremo l’Agenzia federale del lavoro in un’Agenzia per il lavoro e la qualificazione, affinché abbia in vista misure di qualificazione più robuste per i disoccupati. … La Germania soffre della mancanza di lavoratori qualificati e quindi la preparazione ed ulteriore istruzione è un programma innovativo per la Repubblica Federale tedesca. … Il futuro della competitività della Repubblica Federale tedesca non dipende dalla durata dei sussidi alla disoccupazione, bensì dalla qualificazione delle persone. In questo si deve investire.>
Sicurezza anche nelle periferie, la lezione colta dagli USA
<Sicurezza, uguali condizioni di istruzione ed una infrastruttura funzionante sono aspetti essenziali di giustizia … dappertutto nel Paese e soprattutto in campagna, nei paesi e nelle piccole cittadine.>
Nessuna indicazione precisa contro le super liquidazioni dei manager, o di natura fiscale, ma una citazione dell’economista Meinhard Miegel
<Mentre considerevoli parti della popolazione da tempo devono accettare delle limitazioni, ad una minoranza è riuscito finora non solo a sottrarsi a questa tendenza, bensì al contrario ad elevare il suo vantaggio in modo pressoché osceno. Quanto è detenuto da questa minoranza come reddito e patrimonio va oltre quanto sia ritenuto morale e sopportabile socialmente … Se questa questione non può trovare una risposta convincente, porta a lacerazioni, che danno alimentazione a forze distruttrici e nel peggiore dei casi può sfociare nel crollo sanguinario della società.>
<Sono convinto … che una società è più giusta se esiste sicurezza sociale. Una società in cui esiste sicurezza sociale è anche dotata di maggiori capacità di resistere, e non è così prona a cadere nei facili messaggi degli ingannatori che infestano ormai tutto il mondo.>
Terrorismo islamico
<Qui non ci può essere alcun perdono. E dimostreremo che la nostra democrazia è solida e sa proteggersi senza rinunciare alla nostra libertà e franchezza … la maggioranza dei colpevoli -dobbiamo prenderne atto- sono giovani che si sono radicalizzati da noi. Questa è una sfida che dobbiamo porci tutti, e qui sono coinvolte anche le comunità religiose, le scuole e le famiglie … .>
Rifiuto del populismo
<Un’altra grossa sfida per la nostra società sono tuttavia anche in via crescente gli incorreggibili di destra, i nazionalisti ed i populisti, coloro per i quali la società libera e tollerante è una spina nell’occhio. Insultano l stampa indipendente, rigettano i diritti delle minoranze … .>
<La AfD in Germania ha così come il Front National in Francia o l’estrema destra nei Paesi Bassi una retorica degli anni venti del secolo scorso e sappiamo tutti dove ha portato il nostro Paese ed il nostro continente. … Ci deve allarmare, quando un politico di questo partito, un deputato regionale in Turingia, descrive il monumento agli ebrei trucidati in Europa a Berlino un “monumento della vergogna”. E quando quest’uomo propone una rivoluzione di 180 gradi alla nostra cultura della memoria. Questo antidemocratico non viene espulso dalla AfD, no, non viene espulso perché ne hanno bisogno, per assecondare l’ala destra del loro partito. Questa un’alternativa per la Germania? No, è una vergogna per la Repubblica Federale tedesca!>
Libertà di stampa, in un balzo trasversale dagli USA alla Turchia
<Lo stesso partito (AfD) esclude la stampa indipendente dalle sue riunioni. … Una cronaca libera ed indipendente di porre domande in modo critico a coloro che hanno il potere, o coloro che lo perseguono, è una componente elementare della nostra società democratica. … Chi definisce la libera cronaca “stampa menzognera” chi agisce in modo selettivo con i media, recide con l’ascia le radici della nostra democrazia sia che sia il Presidente degli Stati Uniti o colui che marcia ad una dimostrazione di Pegida. Entrambi sono inaccettabili!>
<Mi ha molto impressionato come ad esempio dopo le elezioni negli Stati Uniti centinaia di migliaia -ed in tutto il mondo persino milioni- di donne hanno dimostrato contro Donald Trump e rigettato le sue esternazioni antifemminili, contro la democrazia e razziste. Mi ha anche impressionato che molti artisti, uomini e donne, hanno partecipato dando voce al malessere di milioni. Ma non abbiamo bisogno di andare negli USA, per osservare il tentativo in cui negli Stati occidentali dovrebbe essere riavvolto l’ingranaggio della libertà. Si guardi verso la Turchia, si guardi verso l’Ungheria, si guardi verso la Polonia: i media vengono maltrattati, l’opposizione ostacolata o soffocata, ed arte e cultura ridotte. Questi sono sviluppi contro i quali ci dobbiamo opporre.>
Sull’Europa
<Torniamo attraverso l’Europa a casa nostra, alle forze costruttrici della nostra storia … l’invito in questa Europa che i nostri vicini ci hanno fatto dopo la fine della seconda guerra mondiale è il più grande regalo che la Repubblica Federale nella sua ancora giovane vita ha avuto. … Erano uomini e donne che avevano amaramente sofferto e ciò nonostante dissero. Se questo continente vuole avere pace, allora abbiamo bisogno di una Germania democratica! … Questa Europa ha permesso anche al popolo tedesco di poter tornare a testa alta nella famiglia dei popoli democratici. Un Cancelliere tedesco ha un obbligo centrale, tenere fermamente la Germania in Europa ed attraverso una Germania forte rafforzare l’Europa, entrambe appartengono inscindibilmente insieme. Per questo voglio impegnarmi per accordi più chiari tra gli Stati Europei, ma anche -e lo dico apertamente- per una linea conseguente nei confronti dei Paesi che approfittano enormemente dell’Europa e ne ottengono solidarietà ma i quali quando si tratta di dimostrare solidarietà ai rifugiati dicono “no grazie”. Questo è inaccettabile.>
Ancora sui rapporti con gli USA e Turchia
<È stato Gerhard Schröder … che col suo no alla guerra in Iraq ha compiuto un gesto storico, di cui tutta la Germania può essere orgogliosa. Un Cancelliere tedesco quindi può -con tutte le necessarie osservanze diplomatiche- mostrare in questioni così importanti un atteggiamento chiaro. No, non solo può, un Cancelliere tedesco deve mostrare questo atteggiamento quando concerne la difesa dei nostri valori basilari. Perciò mi si lasci pronunciare parole chiare all’indirizzo del Presidente turco: non accetteremo che i nostri concittadini e concittadine turchi siano messi gli uni contro gli altri. Non possiamo neanche accettare che siano agitati con paragoni col nazismo contro altri cittadini tedeschi.>
Sull’ambizioso traguardo, senza però aver fatto ancora i conti con l’avvio effettivo della campagna elettorale di Angela Merkel
<Vogliamo che la SPD sia la forza politica più forte dopo le elezioni per il Bundestag affinché riceva il mandato per rendere il Paese migliore e più giusto e dimostrare alle persone il rispetto che loro meritano. Ed io … voglio essere il prossimo Cancelliere della Republic Federale di Germania.>
Immagine di copertina tratta da SPD Flickr
Devi fare login per commentare
Accedi