Geopolitica
La preoccupante intensificazione degli attacchi al Marocco
In questi giorni, Papa Francesco ha dichiarato alla tv della svizzera italiana che “il conflitto è iniziato a pezzetti in Ucraina ma è mondiale. Tutte le grandi potenze sono invischiate”. Parole quanto mai vere. Purtroppo, se consideriamo le notizie che solo la stampa internazionale riporta, assistiamo ad un aumento della tensione in Nord Africa. È di questi giorni l’opinione rilasciata dal giornalista Ehud Yaari che ha posto l’attenzione sulla fornitura di droni da parte dell’Iran all’Algeria.
Una commessa militare, dell’Iran all’Algeria, che pone una serie di problemi. Il primo, riguarda la sicurezza della regione. Infatti, i droni forniti all’Algeria rischiano di passare al fronte Polisario che potrebbe usarli contro il Marocco. Questo scenario rappresenta un rischio enorme anche perché una intera regione, compresa tra il sud del Marocco fino al Sahael, sarebbe destabilizzata provocando non solo danni materiali ma un disastro umanitario di proporzioni enormi.
Il secondo problema che deriva da questi accordi militari ci tocca da vicino. Infatti, questi droni acquistati dall’Algeria sono stati comprati con gli ingenti proventi che la stessa ha ottenuto dalla vendita all’Europa di idrocarburi . In sostanza, l’Europa, sta finanziando indirettamente la destabilizzazione della regione nord africana e del shael.
Vi sono altre implicazioni geopolitiche Ma non solo, dato che, la Federazione Russa, potrebbe chiedere di avere una base navale in Algeria, sconvolgendo, ancor di più il Mediterraneo e il “nuovo” attore in campo, ovvero l’Iran potrebbe essere tentato di trasformare i separatisti in Marocco in formazioni simili a quelle già operanti in Libano, Siria e nello Yemen.
Tutto questo scenario, che potrebbe apparire come fantapolitica, potrebbe diventare una tragica realtà per la pace e la sicurezza mondiale viene condito da una campagna mediatica contro il Marocco che, proprio in queste settimane ha toccato livelli mai raggiunti fino ad ora.
A tutto questo quadro aggiungiamo, un nuovo capitolo, recentemente denunciato dall’ Ambasciatore del Marocco presso le Nazioni Unite che vede protagoniste un’ altra Nazione alleata economica di Russia e Algeria, ovvero il Sud Africa. Infatti, in questi giorni l’ Ambasciatore del Marocco all’Onu ha dichiarato che ” il Regno si rammarica anche che il Sudafrica, che mira ad assumere un ruolo importante nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, stia trasmettendo ai membri del Consiglio di sicurezza una lettera che glorifica la guerra, chiede l’intervento armato violenze e atti terroristici, giustifica falsamente la denuncia del cessate il fuoco e viola le risoluzioni del Consiglio di sicurezza”.
L’impressione è che i voti al Parlamento Europeo contro il Marocco, le accuse legate al programma “Pegasus” e la vendita di droni all’Algeria siano un piano per aprire un nuovo fronte della guerra, il tutto, purtroppo finanziato dall’acquisto di idrocarburi da parte dell’Europa dalle stesse Nazioni coinvolte.
Stiamo assistendo ad una propaganda sfrenata alla quale si contrappone l’azione dolce e risoluta del Marocco. Si cerca, in ogni modo di provocare la reazione militiare del Marocco per aprire un nuovo fronte di guerra e allargare il conlfitto. Non possiamo che notare che davanti alle tante provocazioni, anche miltari, il Regno stia avendo un atteggiamento esemplare. Non risponde alle provcazioni con altre provocazioni ma risponde con i fatti. Questo non per paura ma, perché il Marocco sa bene che un conflitto armato nel Nord Africa sarebbe una guerra per procura e, questa Nazione, fiera della propria autonomia e libertà non accetterebbe mai di essere la pedina di nessuno. Il Marocco ha scelto veramente una strada ricca di ostacoli ma che porta solo alla Pace ed al Progresso.
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