Geopolitica
Interrogativi sulle mutazioni militari in Ucraina
Gli interrogativi tecnici del conflitto ucraino si stanno concretizzando in incubi per gli Stati Maggiori di tutte le nazioni (compreso il nostro). Ma come? La leggendaria Armata Rossa che ha fatto tremare la Nato ed è l’erede di chi, principalmente, ha distrutto quell’invincibile esercito tedesco, adesso segna il passo in una campagna militare, quella ucraina, che data l’enorme sproporzione di mezzi, doveva essere attuata in una rapida blitzkrieg, Si sono utilizzate varie spiegazioni che se considerate in dettaglio rivelano il tentativo di minimizzare una mutazione tecnico-militare.
Dall’attuale precarie condizioni economiche russe al poco mordente psicologico dei soldati si vuole spiegare come questo sia avvenuto per evitare di prendere in considerazione profonde ed estese innovazioni in campo militare. Eppure, le innovazioni tecnico-scientifiche che hanno investito da almeno 50 anni tutti i settori della nostra vita, pensate che non avessero conseguenze sugli armamenti? Si può pensare che i cellulari e i monopattini elettrici fossero solo i gadget più meno accettabili , e all’interno di una generale trasformazione civile dei mezzi nuovi per nostra comodità e diletto e non fossero invece solo i derivati di un fenomeno più ampio della ricerca nella quale le applicazioni militari avevano un peso preponderante?
Ma già negli ultimi anni sulle riviste specializzate( diffuse solo tra i maniaci tecnico-militari…) apparivano descrizioni dettagliate dei nuovi sistemi d’armi in progetto e in adozione. Delle caratteristiche dell’artiglieria a razzo, gli Mlrs, dei quali la versione Himars è quella consegnata dagli Usa agli Ucraini, che non solo possono colpire, addirittura a raffica, obiettivi a qualche centinaio di km., guidati da satelliti e droni, c’erano già ampie notizie. Come della frenetica corsa a seppellire i carri sotto una montagna di espedienti attivi per metterli al riparo dai missili controcarro oppure cercare nuove progettualità per difendere gli aerei dai missili contraerei ( vedi il tanto criticato F.35). Ma anche gli attacchi che i palestinesi fanno ogni tanto su Israele, con dei razzi che sembrano fatti con i tubi delle stufe, non rivelano che anche ai bassi livelli l’innovazione diventa decisiva? Ma qual è l’innovazione di base? È il “fuoco” (cioè la capacità distruttiva) che sostituisce quel “movimento” così esaltante (si fa per dire) dei panzer di Rommel nel deserto. Vogliamo ora concentrare un reparto di carri per preparare un attacco? In breve tempo, guidati da satelliti, droni ecc., una massa di razzi produrrà lo smembramento del reparto. Questa preminenza del Fuoco spiega la ritrosia russa ad utilizzare estesamente l’Arma più potente, l’aviazione. Si temono perdite enormi causate dalla difesa contraerea.
Paradossalmente, siamo tornati ad una situazione che aveva rivoluzionato la Prima guerra mondiale: il fuoco di migliaia di pezzi d’artiglieria aveva inchiodato i soldati nelle proprie trincee. Ma l’entità di quel fuoco era solo una minima parte di quello attuale. Per questo furono inventati i carri armati ma ora, anche per essi il problema è la sopravvivenza. E poi, ultima possibilità, ora c’è anche l’eventuale utilizzazione di armi nucleari tattiche per aprirsi varchi negli schieramenti avversari. Tutto questo comporta( come in Ucraina) e comporterà (speriamo di no) distruttività enorme, bibliche. Ma la gente e i soldati si adatteranno per continuare a vivere, con deformazioni psicologiche delle quali sappiamo ben poco.
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