Geopolitica
il ritorno di draghi
Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati
Salvini alla kermesse di Firenze va all’assalto dell’Europa. Il leader della Lega si scaglia contro FI e FdI che «sbagliano sulle alleanze a Bruxelles» . «Basta con l’Europa dei banchieri e di Soros», dice Salvini, che paragona l’Ue a un «Golia massonico e burocratico». «Il centrodestra» afferma «per la prima volta può liberare Bruxelles da chi la occupa abusivamente, via dal tempio» Imbarazzo degli alleati di governo. (La Repubblica)
Il generale Roberto Vannacci è stato nominato Capo di Stato Maggiore di Comfoter, forze operative terrestri, un incarico non proprio di secondo piano. Molte le polemiche che il Ministro della Difesa, Crosetto, giudica pretestuose perché Vannacci non è stato né promosso né retrocesso. (Il Fatto Quotidiano)
Medici e professionisti dell’assistenza sanitaria pubblica sono scesi in sciopero perché ritengono “insostenibili” le loro condizioni di lavoro. la rabbia esplosa dopo la manovra del governo che ha ridotto le pensioni dei “camici bianchi” e stanziato solo 3 miliardi per la sanità, destinando 600 milioni del medesimo fondo al comparto del privato accreditato con la motivazione di «limitare le liste d’attesa». L’astensione dal lavoro ha interessato l’85% del personale e durante le 24 ore dello sciopero, nelle strutture del Ssn sarebbero saltate 1 milione e mezzo di prestazioni, compresi gli esami di laboratorio, 180mila visite specialistiche e 30mila interventi chirurgici programmati. (Avvenire)
La 34ª indagine del Sole24Ore vede per la prima volta Udine in testa alla classifica generale, seguita da Bologna e da Trento. Foggia torna ultima e il Sud popola gli ultimi posti, dove scivolano anche nove territori del Centro Nord. Monza Brianza vince «Ricchezza e consumi» e arriva tra le prime dieci. Milano si conferma 8ª, Firenze scende 6ª, Roma è 35ª e perde quattro posizioni. (Il Sole 24Ore)
Terminati i funerali di Giulia Cecchettin, prima nella Basilica di Santa Giustina a Padova poi in forma privata a Saonara. Oltre settemila persone sono arrivate per l’ultimo saluto, maxi schermi e piazza blindata. La cerimonia è stata seguita in diretta su Rai1 e Canale5. Presente anche il Presidente del Veneto Luca Zaia, che ha proclamato il lutto in tutta la Regione ed ha chiesto di “fare rumore”. (FanPage)
Imbarazzi in Consiglio dei Ministri dopo le dichiarazioni di Salvini durante il raduno di Firenze organizzato dalla Lega. Meloni si trova stretta tra due fuochi, da una parte ha un alleato come il leader della Lega che gioca ad alzare sempre di più i toni, in previsione del voto di giugno, dall’altro lei lavora con l’obiettivo di non rimanere fuori dai giochi della prossima maggioranza europea. La Premier riceve a Palazzo Chigi la Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola. Tajani: “È bravissima e resta la nostra candidata presidente del Parlamento Europeo”. (Il Foglio)
Appello forte di Joe Biden nella video videoconferenza del G7 a cui ha partecipato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, convocata per confermare la coesione e l’impegno dell’Occidente a sostegno dell’Ucraina, dopo lo stallo interno sulla legge che stanzia 110 miliardi di dollari di aiuti militari ed economici al Paese aggredito dalla Russia, a Israele e ai civili di Gaza. Se Washington bloccherà gli aiuti, gli ucraini rischiano di non avere le armi con cui difendersi già a gennaio. Non aiutare l’Ucraina sarebbe un enorme regalo a Putin che non si fermerà e i paesi Nato saranno a rischio. (Corriere della Sera)
Si chiude la partita sul salario minimo, il Governo avrà così la delega per regolare le retribuzioni. Scontro in aula tra maggioranza e opposizione. Meloni: “dovevano approvarlo quando governavano”. Pd, 5S, e Sinistra Verdi gridano vergogna. Dubbi della Lega. Durigon: sentiremo le minoranze. (Il Manifesto)
Secondo fonti diplomatiche a Bruxelles e a Parigi, il Presidente francese Macron, avrebbe indicato Mario Draghi alla guida della Commissione Europea oggi guidata da Ursula von Der Leyen, che potrebbe finire alla Nato. L’ipotesi è già stata sottoposta all’alleato di sempre, la Germania guidata da Olaf Scholz. Poco meno di 5 anni fa fu proprio il presidente francese ad indicare il nome di Ursula von Der Leyen. (Repubblica)
Vertice dei ministri finanziari europei ancora nel caos nella notte di giovedì. Le posizioni tra i 27 Paesi erano ancora troppo distanti, nonostante la manifesta volontà di trovare la quadra. Da una parte la Germania e i suoi satelliti protesi verso l’austerità, dall’altro lato del tavolo i Paesi ad alto debito con l’asse a geometrie variabili Italia-Francia-Spagna. Probabile che siano i capi di governo nel Consiglio Ue del 14-15 dicembre a dire l’ultima parola. (Il Giornale)
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