Geopolitica
Il Governo tedesco sanziona l’Iran
Mentre Israele annuncia apertamente che sta conducendo operazioni militari contro la presenza iraniana in Siria, la Germania il 21 gennaio ha deciso di bandire tutti i voli della linea aerea di Teheran Mahan Air sul suo territorio. Finora aveva tre collegamenti settimanali da Düsseldorf ed uno da Monaco di Baviera.
La decisione del Governo tedesco era stata già anticipata da indiscrezioni giornalistiche ieri. Essa viene spiegata come risposta all’incremento delle attività di spionaggio e terrorismo iraniane.
Appena una settimana fa la Procura Generale tedesca aveva annunciato l’arresto di un interprete afghano-tedesco delle forze armate con l’accusa di avere passato informazioni sensibili all’Iran sul dispiegamento delle truppe e gli armamenti delle Bundeswehr in Afghanistan.
Ma già nel luglio dell’anno scorso le forze di sicurezza belghe avevano fermato una coppia sospetta di pianificare un attentato contro iraniani in esilio a Parigi. Il coordinatore sarebbe stato un diplomatico in servizio all’Ambasciata iraniana di Vienna che venne poi intercettato in Baviera sull’autostrada ed estradato in Belgio, ha riportato l’emittente nazionale tedesca ARD.
Un paio di settimane fa il Governo olandese aveva accusato Teheran di essere dietro due omicidi di dissidenti iraniani titolari di passaporto olandese, rispettivamente perpetrati nel 2015 vicino ad Amsterdam e nel 2017 nei pressi dell’Aia. Per questi sospetti l’UE -ha indicato ancora l’ARD– a gennaio ha disposto delle sanzioni nei confronti di tre persone legate alla Repubblica islamica.
Washington d’altronde applica sanzioni nei confronti del vettore aereo iraniano fin dal 2011 accusandolo di essere strumento delle attività dell’Unità Al Kuds dei Guardiani della Rivoluzione, qualificata anche in Europa come gruppo terroristico, e dal 2013 ha esteso le sanzioni direttamente nei confronti dell’Amministratore Delegato della compagnia imputandogli di avere messo loro la flotta a disposizione per trasportare combattenti ed armi in Siria a fianco delle truppe di Bashar-al-Assad.
La risposta decisa ora dal Governo tedesco, se da un lato è in line con l’alleato d’Oltreoceano, dall’altro costringe peraltro la diplomazia di Berlino ad un delicato gioco di equilibrio per non rischiare di provocare l’abbandono unilaterale di Teheran dall’accordo sulla non proliferazione di armi nucleari. Un tema che potrà riflettersi anche nei colloqui diplomatico-strategici riservati della 55ma Conferenza per la politica della sicurezza della NATO tra tre settimane a Monaco di Baviera.
Immagine di copertina: Pixabay, https://pixabay.com/it/iran-paese-international-nazionale-14603/
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