Geopolitica
Ho firmato un appello che non condivido. La mia autocritica
Per fretta e superficialità avevo aderito all’appello “Mai indifferenti”. Poi ho riflettuto e riletto con attenzione il testo e mi sono confrontato con molti/e cari/e e stimati/e amici/amiche. Ho chiesto così ai promotori di cancellare la mia firma sotto a un testo in cui non mi rispecchio. Ovviamente ho domandato scusa.
Purtroppo era troppo tardi e togliere il mio nome pressoché impossibile.
Quindi almeno con gli affezionati lettori degli Stati generali desidero condividere la mia lontananza da una posizione che considero non equilibrata, ciecamente anti israeliana nonché superficiale e frettolosa nei confronti degli integralisti fanatici criminali di Hamas autori del pogrom del 7/10. Oltre a tutto il testo di “mai indifferenti”praticamente tace sul non rilascio degli ostaggi.
Tutto ciò non esclude affatto la profonda critica alle azioni militari indiscriminate di Gerusalemme.
L’uso infine del termine genocidio è, oltre che storicamente, sostanzialmente una aberrazione. Sono decenni che milito con Sinistra per Israele in favore della soluzione “due popoli due stati” e ci battiamo con i democratici israeliani per fermare la deriva di estrema destra e illiberale dei governi Netanyahu.
Per me la discussione termina qui.
Stefano Jesurum
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