Geopolitica

Eni: idee per il “dopo-Russia”, al via dal Mozambico il primo carico di Gas

15 Novembre 2022

Senza il gas della Russia, la parola d’ordine è “diversificazione delle fonti”. Per questo è particolarmente rilevante il fatto che il primo carico di gas naturale liquefatto, prodotto dal giacimento Cora, nelle acque ultra-profonde del bacino di Rovuma e appena partito dall’impianto Coral Sul Floating Liquefied Natural Gas (Flng), che è stato annunciato oggi, domenica 13 novembre, dall’Eni, in qualità di operatore delegato del progetto Coral South per conto dei suoi partner in Area 4 (ExxonMobil, Cnpc, Galp, Kogas ed Enh), sia partito. E proprio verso l’’Europa.

L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha commentato: “Questo primo carico di GNL dal progetto Coral South, e dal Mozambico, rappresenta un nuovo e importante passo nella strategia di Eni che fa leva sul gas come fonte in grado di contribuire significativamente alla sicurezza energetica europea, anche attraverso la crescente diversificazione delle forniture, supportando nel contempo una transizione energetica equa e sostenibile. Continueremo a lavorare con i nostri partner per assicurare una tempestiva valorizzazione delle vaste risorse di gas del Mozambico”.

Coral South è un progetto di portata storica per il settore e colloca saldamente il Mozambico sulla scena mondiale del GNL. Il progetto, approvato nel 2017, entra in esercizio dopo soli 5 anni, in linea con la tempistica e i costi previsti nel programma iniziale e nonostante le interruzioni causate dalla pandemia da Covid.  Questo risultato è stato possibile grazie al particolare approccio per fasi e parallelizzato di Eni, a un’efficace pianificazione dell’esecuzione, al forte impegno di tutti i partner e al costante supporto del governo del Mozambico. Coral Sul FLNG ha una capacità di liquefazione di gas pari a 3,4 milioni di tonnellate all’anno e produrrà GNL dai 450 miliardi di metri cubi di gas del giacimento Coral.

L’Area 4 è operata da Mozambique Rovuma Venture S.p.A. (MRV), una joint venture costituita da Eni, ExxonMobil e CNPC, che detiene una quota del 70% nel contratto di concessione di esplorazione e produzione dell’Area 4. Gli altri stakeholder dell’Area 4 oltre a MRV sono Galp, KOGAS e Empresa Nacional de Hidrocarbonetos E.P., ciascuno con una quota del 10%. Eni è l’Operatore Delegato per il progetto Coral South e per tutte le attività Upstream nell’Area 4.

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